È un turno spalmato nell’arco di un’intera settimana quello che vedeva - e vede tutt’ora - impegnate le squadre di Serie A1 nella nona giornata d’andata della Samsung Gear Cup. Si è è partiti nel pomeriggio di giovedì 8 dicembre e all’appello manca ancora la partita tra Foppapedretti Bergamo e Pomì Casalmaggiore, complice il match infrasettimanale che vedeva impegnate le orobiche nella finale di Supercoppa (persa 1-3 contro l’Imoco Conegliano) e la non disponibilità del PalaNorda nella giornata di ieri. Prima contro seconda, dunque, è solo rimandata e si giocherà giovedì 15 dicembre alle ore 20.30, diretta RaiSport.
Come detto, ad aprire le danze giovedì scorso sono state il Club Italia e la Metalleghe Montchiari nell’insolita cornice di Cagliari. Per Orro, regina indiscussa della serata nella sua Sardegna, e le sue compagne questa è stata l’occasione per centrare la prima vittoria stagionale, portando a casa l’incontro con il risultato di 3-1 (20-25, 25-23, 25-20, 25-20). Montichiari continua a rimanere nell’abisso: voci di corridoio suggeriscono un cambio in panchina e la squadra del ct Barbieri, in effetti, continua a dimostrare i soliti grossi problemi da inizio stagione. Solo Malagurski (21 punti) si attesta sui suoi soliti livelli, mentre Gioli riesce a pungere 13 volte aiutata da una ricezione meno ballerina del solito. Troppo poco invece danno gli altri terminali offensivi, mai in grado di fare la differenza. Tra le azzurrine spiccano la solita Egonu (26), capitan Perinelli (16) e la centrale sedicenne Lubian, a terra ben 15 volte.
Ventiquattro ore dopo sono scese in campo Igor Gorgonzola Novara e Savino del Bene Scandicci. Le piemontesi, attese all’ennesima conferma di una crisi ormai superata, vincono per 3-0 (25-20, 28-26, 25-16) in casa propria, inanellando così la terza vittoria consecutiva. Chi appare invece in crisi è la Savino del Bene ed è verosimile immaginare una panchina scricchiolante in quel di Scandicci. Nonostante l’impegno economico nel mercato estivo, la squadra toscana non riesce ancora a trovare il proprio assetto: continuano a non convincere né Rondon (sostituita in più momenti dalla giovane Scacchetti) né l’opposto Havlickova che nel terzo set rimane spettatrice sostituita da Zago. La miglior toscana è la centrale Adenizia con 12 punti, mentre grande assente - in realtà da inizio stagione - è l’ex azzurra Arrighetti, che chiude la partita con sole due palle a terra. In casa di Novara, invece, cambio in regia: Carlotta Cambi, entrata più volte nel corso della stagione a sostituire l’olandese Dijkema, venerdì è partita titolare dando prova di un’ottima condizione. La sua distribuzione è omogenea e tutti gli attaccanti finiscono a ridosso della doppia cifra, con Barun a fare la voce grossa andando a segno ben 21 volte.
Nella serata di sabato sono scese in campo a Bolzano il Südtirol e il Saugella Team Monza. Anche in questo caso ha prevalso il fattore campo e le bolzanine, in striscia positiva, portano a casa l’incontro con il risultato di 3-1 (25-19, 25-23, 18-25, 25-19). Pincerato è abilissima a smistare il gioco mandando in doppia cifra tutte le sue attaccanti, mentre tra le fila di Monza manca l’affiatamento messo in campo nelle prime uscite stagionali. L’unica a salvarsi è Smirnova con 15 punti, assenti tutte le altre.
Domenica pomeriggio hanno giocato al PalaVerde l’Imoco Conegliano e l’Unet Yamamay Busto Arsizio (clicca qui per leggere la nostra cronaca della vittoria delle pantere), mentre il Nelson Mandela Forum è stato teatro dell’incontro tra Il Bisonte Firenze e la Liu Jo Nordmeccanica Modena. Come Novara, anche le modenesi appaiono fuori dalla crisi: il rinnovato entusiasmo portato dal nuovo ct Gaspari ha lanciato le emiliane verso la conquista di un convincente successo per 0-3 (23-25, 20-25, 20-25). L’avversario non era di prima fascia, ma Firenze ha più volte dimostrato di saper impensierire anche le grandi. Tra le bisontine è però in giornata solo Sorokaite (18 punti), mentre per Modena l’arma vincente è la coralità, con Ozsoy a fare la differenza nei momenti caldi.