Quarta giornata di gare a Windsor, sede dei mondiali in corta. Si entra nella seconda fase della competizione, con l'Italia che insegue ulteriori soddisfazioni. Sei prove in programma nella mattinata canadese. Ad aprire e chiudere la parentesi, due staffette. 4x50 stile al maschile a dare il là alla contesa, 4x200 stile, sempre al maschile, al tramonto. In nessuna delle due prove è presente il vessillo tricolore.
Nove batterie, invece, nei 50 dorso al femminile. Silvia Di Pietro - certamente nota lieta di questa rassegna iridata - si batte in settima, in una scomoda prima corsia. Con lei, la Medeiros - primato mondiale a Doha, nel 2014, sulla distanza - la Nielsen e la De Ward. Nell'ottava, Seebohm e Zevina, in ultima la plurimedagliata Hosszu.
Katinka concede poi il bis nei 400 stile, dove parte, ovviamente, con i favori del pronostico. In sesta batteria, deve controllare Popova e Van Rouwendaal, ma il motore, su questa distanza, è differente. Leah Smith - 3'59"24 il tempo di accredito - può avvicinare l'ungherese. La start list presenta, in prima batteria, corsia 0, Federica Pellegrini. Situazione in attesa d'evoluzione.
Senza la chiacchierata Efimova, la rana, al femminile, si risolve in una lotta a due tra la giamaicana Atkinson e l'americana King. Attenzione a un possibile assalto al mondiale, più volte accarezzato nella stagione corrente. 1'02"36, limite che appartiene, ex aequo, a Meilutyte e Atkinson (il 26 agosto, a Doha, la firma di Alia).
A completare il quadro, i 50 farfalla al maschile. 13 batterie, con Chad Le Clos, in chiusura, ad osservare i diretti avversari. Il principale antagonista è il poderoso ucraino Govorov - corsia centrale nella dodicesima batteria - ma attenzione anche a Santos, Popkov e Shields.