Mancano ormai pochi giorni al via dei campionati del mondo di nuoto in vasca corta, in programma a Windsor, Canada, a partire da martedì 6 dicembre (chiusura la domenica successiva), ed è tempo di dare un'occhiata ai favoriti nelle rispettive discipline. Molti gli assenti tra i big: per l'Australia fuori causa Cameron McEvoy e Kyle Chalmers. Defenzioni anche da parte britannica, come quelle di Adam Peaty e James Guy. Per non parlare della squadra francese, che si presenta in Canada senza Florent Manaudou, Fabien Gilot, Camille Lacourt, Gregory Mallet, William Meynard e Frédérick Bousquet. Evgeny Rylov completa le grandi assenze a livello maschile nel team russo.
Chi sono dunque i favoriti di questi Mondiali in vasca corta di Windsor 2016? Per farsi idea di chi potrà aggiudicarsi una medaglia iridata, è possibile dare uno sguardo ai ranking stagionali sulle rispettive distanze, per trarre un primo bilancio dello scorcio di season 2016-2017. Proviamo a farlo insieme, gara per gara, partendo dagli uomini. Nei 50 stile libero uomini sono tre i grandi favoriti, il russo Vladimir Morozov (20.73 il suo miglior crono), l'ucraino Andrii Govorov (20.96) e il sudafricano Chad Le Clos (21.05). Outsider il francese Jeremy Stravius (21.46) e l'australiano Tommaso D'Orsogna (21.59). Praticamente stessi nomi anche nei 100 s.l., gara in cui saranno da tenere d'occhio anche il britannico Adam Barratt (46.99) e il belga Pieter Timmers (47.14). Miglior crono stagionale ancora per Morozov (45.57) davanti a Le Clos (46.00). Nei 200 assenti Guy, Chalmers e McEvoy, ecco ancora LeClos (1:42.84), il coreano Park (1:42.46), e l'australiano Daniel Smith (1:43.21). Ecco invece Gabriele Detti, campione europeo e bronzo olimpico nei 400 s.l. che lotterà per una medaglia con l'ucraino, Mikhaylo Romanchuk (3:39.67), il francese Jordan Pothain (3:40.56), il sudafricano Myles Brown (3:39.78). Nei 1.500 s.l. è difficile immaginare un vero avversario del nostro Gregorio Paltrinieri: sarà dunque ancora Romanchuk (14:15.49) un candidato alla medaglia d'argento, con il norvegese Henrik Christiansen pronto a salire sul podio. Da verificare la tenuta di Detti su questa distanza, dopo mesi di inattività ad alti livelli.
Nei 50 e 100 farfalla rivedremo il duello tra Chad Le Clos (22.06 nei 50) e Andrii Govorov (22.29 nei 50): nella velocità purissima attenzione anche al veterano sudafricano Roland Schoeman, ancora al britannico Adam Barrett e al brasiliano Nicholas Dos Santos. Soprattutto nei 100 potrà dire la sua l'aussie David Morgan, mentre nei 200 occhio al giapponese Daya Seto (1:49.53), autore del secondo crono stagionale sempre dietro all'imprendibile Le Clos, e all'americano Cody Miller. Da valutare le condizioni dell'ungherese Tamasi Kenderesi. Certezze anche a dorso, con l'australiano Mitchell Larkin (iridato a Kazan 2015), favorito nei 100 (49.62) e nei 200 (1:47.41), mentre nei 50 potrebbe dire la sua l'esperto francese Stravius (22.85). Outsider il cinese Xu (23.31 nei 50), mentre la minaccia dell'Est Europa nei 100 è targata Stanislas Donets (Russia, 50.06) e Pavel Sankovich (Bielorussia, 50.20). Nei 50 e nei 100 rana la vittoria dovrebbe andare al sudafricano Cameron Van Der Burgh (25.75 nei 50 e 56.42 nei 100), per una volta libero dalla tirannia di Adam Peaty, nonostante si affaccino minacciosi alla disciplina i brasiliani Felipe Lima e Felipe Silva. Nei 100 il miglior tempo stagionale è ancora del russo Morozov, nonostante gli avversari principali per Van Der Burgh possano provenire dalla Gran Bretagna (Willis e Murdoch), Stati Uniti (Jacob Pebley) e Germania, con Marco Koch che sembra però ancor più adatto ai 200 (primatista stagionale in 2:01.41). Rivoluzione nei misti, che cercano invece un padrone in tutte le distanze.