Saranno un punto di partenza i prossimi Mondiali di nuoto in vasca corta, in programma a Windsor, Canada, dal 6 all'11 dicembre, per la nazionale italiana. Non lo ha nascosto il commissario tecnico Cesare Butini, che ha varato una spedizione snella (solo undici atleti), relativamente giovane, composta da elementi in grado di garantire performances adeguate all'evento. Ecco perchè non vedremo all'opera nella rassegna iridata canadese gente come Filippo Magnini, l'intramontabile capitano (34 anni, silurato nonostante un buon tempo fatto segnare nei 200 s.l. agli assoluti di Massarosa, 1:44.60), Simone Sabbioni, disastroso in Toscana nei 50 e nei 100 dorso, Marco Orsi, considerato non pienamente recuperato al termine di un'annata travagliata.
Niente staffette maschili dunque per l'Italnuoto che si presenta a Windsor aggrappata alle certezze Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti. I due, reduci rispettivamente da un primo posto nei 1.500 e da due terzi posti nei 400 e nei 1.500 stile libero alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, rappresentano la copertina azzurra di questo periodo storico. Difficile decriptare la loro condizione, di certo non al meglio dopo una stagione logorante come quella conclusasi con i Giochi (e con gli Europei di Londra a maggio), nonostante il campo partecipanti non sia certo di primo livello, anzi segnato dalle assenze del cinese Sun Yang e dell'australiano Mack Horton (mentre si è ritirato l'americano Connor Jaeger, argento a Rio nei 1.500). Tra gli uomini, riecco Fabio Scozzoli, lo sfortunato ranista mai riuscito a ripetersi ad altissimi livelli dopo l'esplosione dei Mondiali di Shanghai 2011: Fabio ha però dominato a Massarosa nei 50 e 100, mentre non ci sarà il bronzo di Londra Luca Pizzin, nei 200 battuto anche dal coetaneo Luca Fossi. Nella velocità pura a stile libero ci sarà invece Luca Dotto, nonostante prestazioni non convincenti agli assoluti (quarto nei 100, non ha gareggiato nei 50), mentre la principale novità è rappresentata da Giacomo Carini, 19 anni, che con il suo 1:53.95 nei 200 farfalla ha dimostrato di essere un atleta tutto da lanciare. A casa invece Piero Codia (discorso diverso per Matteo Rivolta, fuori causa anche a Massarosa).
Per quanto riguarda le convocazioni al femminile, la principale novità è costituita da Silvia Scalia, ventunenne dorsista che ha recentemente ben figurato nei 50 e nei 100 metri. Punta di diamante dell'Italnuoto tutta resta Federica Pellegrini, la Divina che lancia il suo lunghissimo sprint verso Tokyo 2020 partendo proprio da Windsor. A Massarosa la fuoriclasse veneta ha dominato nei 100 e 200 stile libero, prendendosi anche una bella soddisfazione nei 200 dorso: da verificare il suo programma di gare in Canada, ma la condizione sembra esserci. Federica che dovrebbe partecipare alle staffette, per le quali sono state convocate anche Aglaia Pezzato, Erika Ferraioli e Silvia Di Pietro. 53.38, 53.51, 53.69 i tempi sui 100 s.l. di Di Pietro, Ferraioli e Pezzato, per una 4X100 s.l. che prova a rilanciarsi dopo il disastro di Rio. Ferraioli e Di Pietro sperano anche in una chance nei 50 s.l., avendo fatto segnare crono incoraggianti in Toscana (rispettivamente 24.30 e 24.27). Per la Di Pietro possibilità di gareggiare anche nei 100 e nei 50 farfalla. A rana ecco Martina Carraro, che ha superato la concorrenza di Arianna Castiglioni nei 100, oltre ad aggiudicarsi anche la prova dei 50. Assente invece la giovanissima Simona Quadarella, non convocata, che solo pochi giorni fa ha fatto segnare il miglior tempo dell'anno in vasca corta nei 1.500 s.l. ai campionati regionali tenutisi al Centro Federale di Pietralata, fermando il cronometro sul 15:49.92.