Alla quinta giornata di andata, la Samsung Gear Cup inizia a regalare sorprese. Nell’ultimo turno di serie A1, infatti, i fanalini di coda della classifica hanno dato un colpo di reni, facendo capire che - seppur non in grado di competere per i primi posti della classifica - anche loro meritano di più dei pochi punti fino ad ora racimolati. Le piccole vincono e lo fanno con le grandi, approfittando del momento di crisi che due corazzate come Modena e Novara stanno attraversando. Ma vediamo nel dettaglio com’è andata.
L’ultimo giornata di campionato parte con un doppio anticipo: in entrambi i casi i pronostici sono stati ribaltati, consentendo un nuovo assetto della classifica. Alle 18 sono scese in campo al PalaPanini LiuJo Nordmeccanica Modena e Metalleghe Montichiari. Per le emiliane l’occasione era ghiotta: dopo il flop di Scandicci e il turno di riposo forzato per gli impegni europei, il calendario garantiva loro un rientro soft in Italia per riprendere fiducia. Così non è stato: la squadra di Micelli soccombe per 0-3 (23-25, 24-26, 21-25) contro le assetate bresciane che così conquistano i primi tra punti della stagione. Tra le giocatrici di Montichiari spicca Malagurski, completa in tutti i reparti, che con 11 attacchi, 3 muri e 2 ace segna sul tabellino un totale di 16 punti; ancora assente Gioli, per i livelli a cui è abituata a esprimersi, ma in ogni caso la Metalleghe ha giocato di gruppo. Forse proprio il gruppo manca a Modena, dove una serie di vicissitudini di inizio stagione hanno impedito alla LiuJo Nordmeccanica di creare quegli equilibri fondamentali nonostante i nomi in campo. Ozsoy e Brakocevic ne mettono a terra rispettivamente 16 e 18, ma il problema è nelle altre: solo Bosetti C. supera i 5 punti finali.
Nella diretta RaiSport questa settimana erano impegnate Unet Yamamay Busto Arsizio e Foppapedretti Bergamo. Le orobiche tornavano in gara dopo una settimana di sto e da imbattute del torneo. Busto Arsizio è però una squadra giovane, italiana e spregiudicata. Diouf, all’ennesima prova da ex contro la squadra che l’ha lanciata, pare giocare ancora con la rabbia della ferita estiva e chiude il match da top scorer: 22 i suoi punti. Buonissima la prova di Stufi che, su 22 muri totali di squadra, ne sigla ben 9. La differenza sta proprio qui: la Foppapedretti chiude con soli 8 muri. Skowronska è sempre la stessa (21 punti), ma Bergamo incappa in una corale giornata-no, dopo un primo set che faceva presagire l’ennesima vittoria. Il risultato finale è 1-3 (25-21, 19-25, 18-25, 20-25) per le bustocche.
Anche le gare di domenica pomeriggio sono tutte una sorpresa. Nel big match giocato a Cremona tra Pomì Casalmaggiore e Imoco Conegliano, sono le ragazze in rosa ad avere la meglio per 3-1 (25-20, 25-23, 17-25, 30-28). Per le pantere venete non si tratta di una disfatta: la partita è stata incredibilmente equilibrata, ma la Pomì si è dimostrata più cinica e, forse, più abituata a scontri importanti. Fabris continua nel suo stato di grazia con un totale di 31 punti, aiutata da Bosetti L. con 13 e da Gibbemeyer che, grazie a 8 muri, chiude con 15 punti. Grande assente a muro la “the wall” Stevanovic. Per l’Imoco spiccano Bricio e Ortolani (17 e 14), mentre è giusto pretendere di più dall’opposto Tomsia (solo 11).
A Scandicci, la Savino del Bene fa il compitino contro il Saugella Team Monza vincendo 3-1 (25-17, 19-25, 25-15, 29-27) grazie a una ritrovata Havlickova e una Cruz che, piano piano, sta ritrovando confidenza con il campo. A Bolzano il Südtirol vince contro il Club Italia per 3-0 (25-17, 25-14, 25-19): Egonu, rientrante da un infortunio, non è straripante e le bolzanine possono approfittare dell’occasione per conquistare ancora qualche punto di vantaggio grazie a una prova di squadra che, se dovesse continuare così, sarà l’arma vincente per l’obiettivo salvezza. Altra sorpresa a Novara, dove l’Igor Gorgonzola perde, di nuovo, contro Il Bisonte Firenze portando così la striscia di sconfitte consecutive a quota tre. La partita regala un equilibrio inaspettato che rende difficile attribuire merito e colpe. Di sicuro Firenze gioca oltre le aspettative riuscendo a portare le piemontesi prima su due pari e completando poi l’opera vincendo il tie break (21-25, 26-21, 25-14, 20-25, 10-15). Novara continua dunque il suo lungo momento di crisi da cui potrà uscire solo con un gioco meno individualistico e più di squadra.