Cari amici ed amiche tifosi o appassionati di volley femminile allacciate forte le cinture di sicurezza. Domenica 6 novembre alle ore 17, al PalaYamamay andrà in scena una partita, valida per la quarta giornata del girone di andata del campionato italiano, Samsung Gear Volley Cup. Sarà Unet Yamamay Busto Arsizio - Club Italia oppure Valentina Diouf contro Paola Egonu? Cerchiamo di capire perchè probabilmente non sarà una partita come le altre.
Ci ha pensato senza ombra di dubbio Paola Egonu, a caricare di ulteriore importanza un incontro, che dal punto di vista della classifica ne avrebbe di meno rispetto ad altri in programma, vista la differenza di punti tra le 2 squadre, 6 a 2. I 46 punti realizzati dall'opposto di origine nigeriana, nativa di Cittadella (PD), nella partita contro il Bisonte Firenze, hanno polverizzato il record di Liubov Sokolova che resisteva da 7 anni. Nella vittoria di Busto Arsizio contro Montichiari, Diouf ne ha realizzati 24, in ogni caso un bottino di tutto rispetto. Entrambe rappresentano l'esempio di come l'integrazione razziale può essere possibile in Italia. Le 2 giocatrici infatti hanno vestito la maglia della nazionale azzurra. Il duello che vedremo in campo domenica, potrà ripetersi per la conquista del ruolo di titolare come opposta con quella casacca già citata? Paola Egonu compirà 18 anni il prossimo 18 dicembre. E' stata una delle poche a salvarsi dal naufragio dell'Italia femminile alle Olimpiadi di Rio 2016. Già aveva fatto vedere ottime cose al torneo di qualificazione ai giochi in Turchia. Ha i numeri per diventare una fuoriclasse. Ci riuscirà solo se manterrà i piedi per terra. In questo momento l'opposta più giovane a far parte delle top players, nel suo ruolo, è la diciannovenne serba Tijana Boskovic, capace di conquistare: l'argento alla World Cup 2015, il bronzo agli Europei 2015, l'argento olimpico nel 2016, il Mondiale di volley per Club con l'Eczacibasi Vitra Istanbul quasi 2 settimane fa assieme al titolo di MVP della rassegna oltre a quello di miglior opposta. Paola Egonu rappresenta l'esempio di come dal Club Italia si possa ripartire per ricostruire la nazionale azzurra, senza però aver fretta di vincere subito. Dallo stesso Club Italia proviene pure Valentina Diouf, di origini senegalesi, nata a Milano il 10 gennaio 1993. La stessa Diouf si può definire un'eterna promessa, purtroppo non ancora definitivamente sbocciata. E' stata esaltata come una star dopo il Mondiale casalingo del 2014, concluso dall'Italia al quarto posto. Purtroppo però il "Braccio violento del volley" non ha saputo dare continuità a quanto di buono mostrato in quella rassegna. Avrebbe forse dovuto essere più umile e lavorare sui fondamentali. Probabilmente troppo interesse mediatico attorno a sè ha contribuito ad incrementare ancor di più il suo ego. La sua autobiografia dal titolo "Quando sarai grande", magari non avrà fatto un rumore paragonabile all'uscita di quella del calciatore dell'Inter Mauro Icardi, ma certamente in molti si saranno chiesti il perchè dell'uscita di un libro simile. Diouf poi ha pagato un rendimento al di sotto delle aspettative, perdendo la nazionale e mancando l'appuntamento olimpico. L'ex allenatore dell'Italia Marco Bonitta, certamente non è stato immune da colpe nella modalità di comunicare l'esclusione all'atleta, però altre giocatrici nel suo ruolo meritavano la convocazione più di lei. Ora a Busto Arsizio Diouf cerca il rilancio e speriamo pure la definitiva consacrazione. Vediamo ora i numeri delle 2 opposte dopo le prime 3 giornate di campionato. Valentina Diouf finora ha realizzato in media 20 punti a partita, 1,7 ace e 2,7 errori al servizio, 36,5% totale di positività in attacco su 137 palloni, 5 muri vincenti totali. Paola Egonu invece ha una media di 31,7 punti ad incontro, la stessa media di ace ed errori al servizio 44,6% di positività totale in attacco su 184 palloni, 8 muri vincenti totali.
La pallavolo è uno sport di squadra, dove nessuno può permettersi di vincere la partita da solo. Nei momenti difficili però, quando la tensione sale e la pressione aumenta, l'alzatrice sceglie di affidarsi ad un attaccante di riferimento, per mettere a terra punti, che potrebbero risultare decisivi nell'economia di un set o dell'intera partita. Assisteremo forse ad un duello all'ultima schiacciata tra Valentina Diouf e Paola Egonu oppure a prevalere sarà la forza del collettivo dell'Unet Yamamay Busto Arsizio o del Club Italia? Sarà il campo ad emettere l'ardua sentenza, dicendoci la verità.