Il Mondiale per Club di volley femminile si è chiuso con la Pomì Casalmaggiore che ha dovuto bere l'amaro calice della sconfitta. La finale per il titolo è stata vinta dalle turche dell'Eczacibasi Vitra Istanbul, che per la prima volta nella storia della manifestazione, hanno bissato il successo dell'anno precedente. La formazione di Giovanni Caprara però merita comunque un applauso. Infatti la Pomì ha ceduto di fronte ad un'autentica corazzata solamente al tie-break, compiendo un percorso di tutto rispetto all'esordio nella competizione.

https://twitter.com/EczacibasiVitrA
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Nel primo set le rosa sono rimaste a lungo in corsa per la vittoria. Poi però sono state condannate dalle difficoltà in ricezione, le stesse riscontrate anche nel match d'esordio, sempre contro le turche. La formazione di Barbolini ha messo in difficoltà con il servizio la Pomì, scappando via fino al definitivo 25-19.

Le casalasche, grazie all'efficacia del turno in battuta della centrale Lauren Gibbemeyer, sono riuscite a portarsi avanti 0-7, in avvio del secondo parziale. Purtroppo però la Pomì ha avuto un calo di rendimento, consentendo alle turche di rifarsi sotto fino al 10-12. La formazione di Giovanni Caprara ha però tenuto duro, aggiudicandosi il parziale per 20-25.

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Il terzo set ha visto più volte le turche tentare la fuga per poi venire riprese. Hanno pesato nel 25-19 per l'Eczacibasi Vitra Istanbul i troppi errori in attacco commessi dalla Pomì. Nelle file turche dal punto di vista offensivo hanno fatto la parte del leone: le schiacciatrici Tatiana Kosheleva e Jordan Larsson Burbach, la centrale Thaisa, mentre è apparsa meno incisiva l'opposta Boskovic.

Il quarto set si è deciso solamente al rush finale. Ci sono volute: una battuta sbagliata dell'Eczacibasi e un attacco vincente di Samanta Fabris, per permettere alla Pomì di imporsi 22-25, costringendo le avversarie al tie-break. Al quinto set in un'altalena di emozioni, la stessa Samanta Fabris, le cui percentuali offensive hanno iniziato a lievitare, ha permesso alle rosa di portarsi avanti 6-8 al cambio di campo.

L'Eczacibasi però non ne ha voluto sapere di arrendersi. Barbolini ha pescato il jolly dalla panchina, l'ingresso in campo di Neslihan Demir in battuta per Boskovic, che fino a quel momento aveva sbagliato quasi tutti i servizi. La già citata Demir non ha deluso, ha propiziato l'errore in attacco di Lucia Bosetti e ha trovato poi l'ace del 12-10. Poi è arrivato un mani out di Kosheleva per il 13-11. Quello è stato l'autentico morso del cobra per la Pomì Casalmaggiore, che ha dovuto arrendersi alla superiorità delle avversarie, dopo un'autentica battaglia.

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Fa sempre male perdere. Nello sport però esiste anche la sconfitta, pur se è difficile accettarla. La Pomì Casalmaggiore se l'è giocata, fino a quando le forze gliel'hanno consentito, quasi alla pari contro un'autentica corazzata. Gli ingaggi del campionato turco sono 5 o 6 volte superiori a quelli che può offrire il nostro. In campo internazionale si possono schierare più straniere. Nelle file dell'Eczacibasi Vitra Istanbul ci sono molte medaglie olimpiche, mondiali ed europee con le rispettive nazionali della storia recente. Ecco perchè è sbagliato dire Pomì Casalmaggiore solo seconda. La formazione di Giovanni Caprara ora avrà il compito di reagire, tornando ad essere protagonista in campionato, Coppa Italia e Coppa Cev.