Un risveglio traumatico, un ritorno alla realtà: la pallavolo italiana è lontana anni luce delle prime squadre del mondo. La differenza sta in tutto: centimetri, potenza e nomi. Poco importa se l’Eczacibasi Vitra Istanbul non sia una squadra ma un Dream Team: le campionesse d’Europa possono davvero poco contro la polisportiva turca che può contare sulle prestazioni delle migliori al mondo in almeno tre dei cinque ruoli. Thaisa al centro, Kosheleva in posto quattro e Boskovic opposto fanno tremare; se poi aggiungiamo Larson, Adams e Ognjenovic come compagne di ruolo, il risultato è un’esperienza irripetibile per molte atlete nostrane, ma fuori dalla nostra portata. I pochi centimetri delle bande casalasche e l’imprecisione odierna di Lloyd fanno il resto: la sola Stevanovic, a fine partita, si è dimostrata di livello. Il risultato poteva essere solo questo: 3-0, 17-25, 18-25, 15-25. Per sperare in una semifinale, a questo punto, diventa fondamentale la partita di domani contro il Rexona di Rio, ore 13.30.
I SESTETTI - Caprara scende in campo con Lloyd e Fabris, Stevanovic e Gibbemeyer, Bosetti e Tirozzi e Sirressi libero; Barbolini risponde con Ognjenovic-Boskovic, Kosheleva-Larson, Adams-Thaisa e Kuzubasioglu libero, unica turca della squadra di Istanbul.
LA PARTITA - Il match è in salita fin dal primo set: il parziale iniziale è di 1-4, poi arginato fino al 6-8. Casalmaggiore impatta sul 13 pari nonostante Lloyd non appaia oggi brava a servire i propri attaccanti, più volte costretti a incappare nel muro turco. Il giro in prima linea di Stevanovic sembra dare respiro alla Pomì, ma è un fuoco di paglia: Tirozzi e Bosetti, sottotono tutta la partita, faticano in attacco e in battuta e l’Eczacibasi torna in vantaggio 14-18. Un turno al servizio di Thaisa e il successivo di Boskovic sono poi una sentenza: 17-24. La battuta out di Lloyd chiude il set.
L’inizio del secondo set è da incubo: 0-5 e 5-10 per un Istanbul che sembra una squadra da esposizione, con Ognjenovic abile regista delle sue attaccanti stellari. Casalmaggiore tenta il recupero, costringendo Barbolini a chiamare time out sul 10-12. L’Eczacibasi continua a pasticciare fino al 16-17, prima di salire in cattedra con un muro granitico che consente alle turche di chiudere il set con un parziale di 8 a 2.
Il terzo è il set della rassegnazione: si parte di nuovo 5-10 e i cambi di Peric su Lloyd, Guerra su Bosetti e Gibertini per Sirressi fanno davvero poco. Kosheleva e Boskovic fanno la voce grossa ed è poi Thaisa, in fast, a chiudere l’incontro sul 15-25.