Campagna ritrova la sua nazionale al tramonto del Gruppo A. Terza giornata a Huizhou, Final Eight di World League, di fronte Italia e Giappone. Gli azzurri - dopo la scoppola di mano ellenica - mettono in acqua orgoglio e concentrazione. L'intento è evidente, cancellare il passaggio a vuoto, chiudere nel cassetto la debacle precedente. Il Settebello parte bene, chiude avanti di due lunghezze il primo tempo e reagisce - di carattere - al rientro nipponico nel corso del secondo parziale. Dal 5-5, nasce il volo azzurro. Quattro reti prima della pausa, un divario che si amplia ulteriormente con l'incedere delle lancette, fino al 17-10 finale. Domani il via ai quarti, l'Italia seconda incrocia la terza del Gruppo B.
Non c'è Aicardi, ancora fuori per i noti problemi alla schiena, Bodegas è quindi al centro dell'attacco azzurro, boa che apre la partita dopo due primi e ventiquattro secondi. Il Giappone si affianca con Shimizu, ma l'Italia costruisce - grazie a Fondelli e Di Fulvio - il più due. Due reti in superiorità che concretizzano il buon giro-palla offensivo.
Presciutti inaugura il secondo tempo, prima del momento di maggior difficoltà del Settebello. In un minuto, Del Lungo cade tre volte, con Adachi che mette il sigillo a un mini-break - 3-0 - che rimette in linea di galleggiamento la squadra di Yoji. 4-4, Campagna richiama i suoi, l'Italia sale alta sull'acqua. 5-1, Fondelli e Figlioli in scena. All'intervallo margine rassicurante, 9-5 per la nostra nazionale.
Il Giappone - al rientro in acqua - non riesce a spezzare il monologo azzurro. Fondelli batte due colpi e si conferma in giornata. Su rigore spinge l'Italia al massimo vantaggio, 11-5, Luongo e Nora completano il tabellino azzurro all'alba degli ultimi otto minuti.
L'epilogo regala otto segnature, quattro per parte, con il Settebello che deve semplicemente controllare il ritorno del Giappone. Vassallo rileva Del Lungo tra i pali, Velotto perfora due volte gli avversari, Luongo archivia la giornata. 17-10, il Settebello risponde.