Anche il posticipo della prima gara del secondo week-end di Grand Prix non porta vittorie alle azzurre. Costrette a giocare di lunedì mattina - alle ore 9 - dopo che il brutto black out di venerdì sera a Bari aveva costretto gli organizzatori ad annullare la partita, le italiane non riescono a portare in campo lo strapotere fisico che ci si aspettava contro le piccole thailandesi. Complice anche la maratona vissuta poche ore prima contro la Russia (partita terminata alle 23), l’Italia appare stanca e incapace di contrastare il gioco veloce e ricco di difese messo in campo dalle asiatiche.

IL SESTETTO - È un sestetto titolare inedito quello messo in campo dal ct azzurro Bonitta, che questa mattina si affida a tutte le più giovani italiane. Di esperienza, infatti, c’è solo Martina Guiggi che condivide il centro rete con la promettente Anna Danesi. Al palleggio Malinov, in campo dalla partita contro l’Olanda per l’infortunata Orro, in diagonale con l’opposto Valentina Diouf, forse unica nota positiva della partita. Le schiacciatrici sono Sylla e Egonu, straripanti in attacco, ma estremamente fallose in primo tocco. Come libero fa il suo esordio stagionale Sirressi, accolta calorosamente dalla sua Puglia.

LA PARTITA - Difficile commentare un match in cui le azzurre non sono praticamente scese in campo. L’eloquente 25-10 dell’unico set giocato venerdì faceva sperare in una partita diversa e a senso unico; certo è che la squadra scesa in campo tre giorni fa era più equilibrata, con capitan Del Core a dare una grossa mano soprattutto in ricezione. Quella di stamattina è stata una partita giocata male, con le azzurre apparse lucide e spietate solo a tratti. Emergono le grosse individualità italiane, ma manca il gioco di squadra: Egonu ha messo in campo colpi straordinari, degni di una giocatrice che, in futuro, diventerà una delle più forti; Diouf è stata la più continua ed è apparsa in netta ripresa rispetto alle prime uscite azzurre, sicuramente MVP tra le azzurre; ci saremmo aspettati qualcosa di più da Guiggi soprattutto a muro, e anche Malinov dimostra di aver talento, ma servirà ancora qualche tempo per affinarlo. E se il match è stato equilibrato fino al quarto set, è nel tie break che le azzurre si sgretolano, lasciando alle asiatiche le redini del match e la possibilità, poi concretizzata, di vincere la partita. Un gioco veloce che raramente abbandonava la porzione centrale della rete, quello delle asiatiche, ma tanto è bastato a mandare in confusione un’Italia che, adesso, dovrà ripartire da venerdì, ancora contro il Brasile.