Paltrinieri - Detti, ancora una volta. I due si ritrovano, nella mattinata inglese, sugli 800 e approdano in finale con riscontri interessanti. Gregorio tocca al comando - 7'49"87 - Gabriele si avvicina, 7'51"40. A un passo Romanchuk, già pericoloso sui 1500. 

Continua l'ottimo momento di Dotto. Luca - sui 100 - conduce gara intelligente. Non forza, specie la vasca di ritorno, ma si allunga per vincere la batteria. Ne esce un ottimo 48"68. Nella medesima batteria, Magnini firma un 49"25 utile a conquistare la battaglia interna con Leonardi. Anche Pippo è in semifinale. Lo sguardo si proietta ora al turno successivo.  Condizione eccellente palesa il francese Mignon - 48"40 - bene anche Stjepanovic - 48"59 - Verschuren - dopo i 200 - medita il colpaccio. Per le medaglie, attenzione anche a Stravius e Grechin. 

Ilaria Bianchi - nella sua gara, i 100 delfino - non tradisce. Impegnata nella terza batteria, ferma il cronometro a 58"34. Solo Ottesen e Sjoestroem con tempo migliore verso la semifinale. Le due appaiono di altro livello, ma per il bronzo è lotta aperta. 57"20 per la scandinava, è suo il sussulto principale. Silvia Di Pietro - 59"16 - prosegue la sua avventura sulla distanza. Contro-prestazione, invece, della Polieri. 

Nei 200 rana, la miglior azzurra è Ilaria Scarcella, 2'28"67. 2'30"08 per la Fangio, 15a nel complesso e quindi qualificata. Fuori la Fissneider. Renshaw 2'24"70, la danese Pedersen controlla in 2'25"90. 

In chiusura, 4x200 stile al femminile. Niente Pellegrini, almeno in eliminatoria. Spazio a Pirozzi, De Memme, Musso e Mizzau. Italia in finale senza problemi, quarto tempo alle spalle di Spagna, Ungheria e Olanda.