Gli Europei di Londra, in corsia, si aprono con buoni auspici per l'Italia. Ad inaugurare la prima giornata di batterie, Gabriele Detti. Dopo l'exploit di Riccione, Detti conferma il nuovo status acquisito nei 400. L'azzurro mantiene un ritmo da crociera per 200 metri, poi cambia decisamente passo, si alza sull'acqua e tocca in 3'47"18, conquistando la quarta batteria. Nell'ultima, arriva il 3'46"72 di Stjepanovic, con consueto rush finale. Anche il magiaro Bernek si "iscrive" alla lotta, mentre il britannico Guy stupisce, in negativo. 3'52"91, già fuori.
Prime bracciate anche per Federica Pellegrini. La divina - all'Europeo per aiutare le compagne nelle gare di squadra - parte in quarta frazione nella 4x100 stile (Ferraioli, Pezzato e Letrari con lei). La posizione rassicura, la Pellegrini deve solo controllare. Mette la mano avanti Federica e tocca prima, per l'Italia secondo crono alle spalle dell'Olanda. Attenzione, per la finale, a Danimarca e Svezia. Secondo tempo anche per la veloce maschile, con Dotto a guidare Guttuso, Boffa e Leonardi. Quest'ultimo non forza il finale e si lascia anticipare dalla Francia. 3'16"42 per gli azzurri.
A regalare i maggiori sussulti è, come da tradizione, Katinka Hosszu. La magiara stupisce nei 400 misti. 4'30"97, record dei campionati già al mattino. La britannica Willmott, la prima delle umane, è a quasi sette secondi. Nel confronto italiano, a prevalere sono Carlotta Toni (5° tempo) - splendida, con il personale, a ridosso di una fuoriclasse come la Miley - e Luisa Trombetti (8° tempo). Deluse Pirozzi e Franceschi.
Non l'unica fatica di giornata per la Hosszu. Pochi minuti dopo l'Iron Lady si lancia a dorso. Nei 200, è ovviamente la numero uno. 2'08"44, davanti alla Zevina. La Panziera, con un bel 50 conclusivo si conquista la sesta posizione assoluta e quindi la semifinale.
Adam Peaty mette la prima pietra sui 100 rana. Un macigno che investe le speranze altrui. Peaty sfonda il muro dei 59"00 - 58"94 - e stacca Murdoch e Titenis. Positivo Toniato - 1'00"41 - male Scozzoli - 1'01"13. Entrambi, comunque, avanzano.
Nei 50 farfalla, al femminile, brilla la Sjoestroem. Il tuffo non è all'altezza, ma il ritorno è prepotente. La svedese chiude in 25"59, alle sue spalle medesimo crono per Ottesen e Kromowidjojo. Quinta una ritrovata Alshammar. In semifinale anche Gemo e Di Pietro, ma con poca gloria. Tempo non eccezionale - 26"46 la prima, 26"52 la seconda - sensazioni così così. Fuori Ilaria Bianchi in una gara, per lei, di semplice approccio. Al maschile, invece, domina Govorov. 23"00, un messaggio a Proud. Codia è terzo, Rivolta, con 24"06, più indietro, ma qualificato.
A completare il quadro i 100 dorso, al maschile. Glinta - 53"43 - e Christou - 53"77 - unici sotto i 54"00. Lacourt non impressiona, anzi, arranca anche Walker Hebborn. Sabbioni, 54"54, fissa il sesto tempo, Ciccarese il 14°.