L'Imoco Volley Conegliano batte 3-0 in gara4 la Nordmeccanica PIacenza e si laurea Campione d'Italia per la prima volta nella sua storia.

In un PalaVerde tutto esaurito, Conegliano gioca un'ottima partita e non spreca la chance di conquistare lo scudetto davanti ai propri tifosi. Netta la superiorità di Conegliano, che dopo aver vinto la regular season, riesce a confermare il primato anche dopo la serie dei playoff. D'altronde l'Imoco era stata costruita per vincere, ed in questo senso, l'accoppiata Mazzanti ( il coach) e Ortolani era una garanzia di successo; i due si confermano Campioni d'Italia dopo l'esperienza a Casalmaggiore dello scorso anno, e una delle coppie più vincenti del volley italiano. Forte la loro impronta dunque, come forte è stata l'impronta americana di questo successo: la schiacciatrice Kelsey Robinson è stata eletta giustamente MVP: impressionante la sua continuità in attacco, ed anche il suo apporto alla difesa; insieme a lei un ruolo decisivo lo hanno avuto le sue connazionali Glass al palleggio, la centrale Adams, efficace sia a muro che nei primi tempi, e l'altra schiacciatrice Easy Hodge, seppur assente stasera e in gara 1 della serie.

Conegliano ha anche ritrovato la migliore Valentina Arrighetti, tornata in forma nel momento clou della stagione ed in continuo crescendo in questi playoff, oltre a contare su una De Gennaro sempre in formato Nazionale ed autrice, anche in gara 4, di difese prodigiose; ed inoltre ha scoperto il talento di Vasilantonaki, 19 anni, ma che non ha fatto quasi mai rimpiangere la Easy in questa serie: per lei una prova notevole in gara4, con 12 punti e l'intuizione di coach Mazzanti di svincolarla da compiti difensivi dove poteva andare in difficoltà, affidandole unicamente compiti offensivi.

Questi fattori, uniti a una freschezza, energia, e carattere, hanno permesso all'Imoco di surclassare la Nordmeccanica Piacenza, arrivata forse con il fiato corto a questa serie, dopo le tante partite giocate tra campionato, Coppa Italia e soprattutto Champions League. Gara 4 è stata l'emblema della serie per le emiliane: hanno messo in campo un grande cuore e un grande carattere, dando tutto e lottando punto a punto in ogni set, ma nei momenti decisivi, quando si trovavano avanti di 1 o 2 punti, non hanno avuto la giusta lucidità di sfruttare le occasioni che pure si erano create, subendo dei break di 3-4 punti che hanno permesso all'Imoco di sorpassarle e dai quali non si sono riprese cedendo nei finali di set. A Piacenza vanno comunque i complimenti perchè è stata l'unica squadra italiana ad arrivare fino in fondo alle competizioni alle quali ha partecipato quest'anno, sebbene poi abbia perso le finali alle quali ha partecipato; ha raggiunto il suo miglior risultato in Champions League, e si è qualificata per la prossima, dunque un'ottima base da cui ripartire l'anno prossimo. In questa gara4, oltre a mancare Leonardi infortunata, è mancata la giusta energia in difesa, con posizionamenti errati che hanno inficiato ogni velleità di rimonta, ed hanno finito per condizionare anche l'attacco, dove Meijners e Sorokaite hanno fatto il loro ma hanno concesso troppi errori, ed anche Belien e Bauer non sono riuscite ad essere incisive.

Per questa gara4 coach Mazzanti schiera per l'Imoco la diagonale Glass/Ortolani, Robinson e Vasilantonaki in banda, Arrighetti ed Adams centrali, De Gennaro libero; coach Gaspari schiera per la Nordmeccanica la diagonale Ognjenovic/Sorokaite, Meijners e Marcon in banda, Belien e Melandri centrali, Valeriano libero.

Il primo set parte subito punto a punto, con Robinson che spinge avanti l'Imoco e Meijners che pareggia e porta avanti Piacenza sul 3-2; Ortolani dimostra di essere in gran forma e pareggia per il 3 pari e poi per il 5 pari dopo un buon primo tempo di Melandri, poi Arrighetti riporta avanti l'Imoco; Piacenza ritrova subito la parità e poi compie il primo break del match grazie a due muri di Belien per il 9-7 Piacenza. Marcon sbaglia il servizio e l'Imoco prova a rifarsi sotto ma ancora Belien e Ognjenovic di seconda mantengono i due punti di vantaggio per l'11-9; ma sale in cattedra Adams che con un primo tempo e un ace porta avanti Conegliano 12-11. Meijners spara fuori una pipe, Vasilantonaki trova il più 2 e Ortolani firma il 15-12 Conegliano, con Piacenza che inizia a far vedere di non essere in grande serata in difesa. Dopo il time out di Gaspari, Piacenza continua ad essere imprecisa e va sotto 18-14 colpita ancora da Vasilantonaki; la Nordeccanica non si arrende e recupera 2 punti, sfruttando anche un errore di Adams, ma Robinson firma il 20-17, ridotto a 20-18 da un'altra seconda d Ognjenovic, poi dal 22-19 firmato Adams si scatena l'Imoco con Vasilantonaki che firma un attacco e un muro per il 24-20, poi Marcon, che non è stata un fattore in attacco in questa serie, viene murata per il 25-21 che dà il primo set all'Imoco Conegliano.

Nel secondo set Conegliano va subito avanti 2-0 con Arrighetti e Sorokaite che continua ad essere imprecisa, ma Piacenza ha una bella reazione guidata da Meijners e Melandri e si porta sul 4-2; la Nordmeccanica riesce ad allungare fino al 6-3 poi due errori consecutivi permettono all'Imoco di avvicinarsi a meno 1 e pareggiare con Vasilantonaki, davvero efficace in attacco. Sorokaite e Meijners riportano Piacenza sull'8-6, Vasilantonaki e Ortolani provano a pareggiare in conti, ma Piacenza sembra tenere bene con Melandri e sfruttando qualche errore dell'Imoco, a cui però basta poco per riportarsi in parità visto che Piacenza non riesce ad essere continua in attacco e subisce quando l'Imoco alza l'intensità della difesa. Nonostante questo, con grande carattere la Nordmeccanica va al time out tecnico sul 12-10, ma sale in cattedra Arrighetti che con un attacco e un ace dopo un errore di Meijners porta l'Imoco sul 13-12. Piacenza recupera la parità e si lotta punto a punto fino al 15 pari firmato Melandri, poi l'Imoco piazza il break decisivo con Vasilantonaki, un ace di Adams e l'ennesimo mani out di Robinson che punisce il muro scomposto di Piacenza per il 18-15; Sorokaite non brilla in difesa e Glass partecipa alla festa a muro per il 19-16, ma la vera forza dell'Imoco è la ricostruzione del gioco che Robinson concretizza per il 20-17 nello scambio emblema della serie: due ottimi attacchi di Piacenza con Meijners e Sorokaite salvati da due miracoli di De Gennaro e pipe di Robinson che chiude lo scambio. E' un colpo durissimo per Piacenza che molla di testa e subisce il 21-18, belien si fa murare per il 22-18; Piacenza è in confusione e sbaglia anche Ognjenovic in palleggio per il 23-18, poi Robinson e un altro muro di Adams chiudono il set sul 25-18 per l'Imoco Volley Conegliano.

Nel terzo set parte meglio l'Imoco guidata da Robinson, mentre Sorokaite continua ad essere imprecisa in attacco e regala il 4-2 a Conegliano. Meijners prova a suonare la carica per Piacenza, ed insieme a Melandri recupera la parità. Si apre una fase di lotta punto a punto dove Piacenza prova a portarsi avanti ma Conegliano non la lascia scappare grazie a Ortolani e un'ottima Vasilantonaki; è sempre Meijners a guidare Piacenza ed a portarla sul 10-9, ma è ancora Vasilantonaki con una pipe a ribaltare la situazione sull'11-10 per l'Imoco. Glass firma un altro muro e dimostra la differenza tra la ricostruzione di Conegliano e quella di Piacenza, la quale però recupera grazie all'ace della neo entrata bauer per il 12 pari. Meijners porta Piacenza sul 14-13, ma un incredibile errore in difesa di Piacenza regala il 15 all'Imoco che a questo punto piazza ancora il break decisivo per chiudere set e match: è Arrighetti con un muro e una fast più Vasilantonaki a spingere l'Imoco sul 19-16; la difesa di Piacenza continua ad esser ferma, e forse inizia a non crederci più: Bauer è murata da Arrighetti per il 20-16, Sorokaite ha un ultimo sussulto d'orgoglio per il 21-18, poi sbaglia ancora e l'Imoco va sul 23-18. Robinson firma un altro mani out per il 24-19, e dopo un'altra gran difesa di squadra firma il punto del 25-20 che chiude il match e la serie e dà inizio alla festa dell'Imoco Volley Conegliano per la vittoria dello scudetto.