La Diatec Trentino conferma ancora una volta che la Champions League è il suo habitat naturale: alle Final Four di Cracovia annichilisce 3-0 la Lube Civitanova Marche con un netto 3-0 nel derby italiano di semifinale.
Una partita mai in discussione, con solo il primo set combattuto nelle sue fasi iniziali grazie al fatto che Trento ci ha messo un po' per carburare: dopo non c'è stata partita, con Trento che ha dominato ogni fondamentale. Inspiegabile il rendimento dei giocatori della Lube, mai in partita, e soprattutto molto fallosi: nè Cebulj, nè Priddy, nè Miljkovic sono riusciti a dare un contributo in attacco; è mancato l'apporto dei centrali Stankovic e Podrascanin, e anche Juantorena non ha sfoderato le sue solite percentuali. Di contro Trento ha potuto contare su un Djuric dal 67% di efficienza in attacco, su 12 muri e su una regia di Giannelli davvero ispirata: dunque ancora una prova di rilievo per il giovane regista.
Trento scende in campo con la diagonale Giannelli/Djuric, Antonov e Urnaut in banda, Solè e Van de Voorde al centro, Colaci libero. Civitanova scende in campo con la diagonale Christenson/ Miljkovic, Juantorena e Cebulj in banda, Podrascanin e Stankovic al centro, Grebennikov libero.
Parte meglio la Lube nel primo set, sfruttando al meglio gli errori di Djuric e Urnaut e andando sul 4-0; il primo punto per Trento è un muro di Solè su Juantorena per il 4-1, poi una serie di errori al servizio di entrambe le squadre, fino ad arrivare al 8-3 Lube con i punti di Juantorena e Cebulj. A questo punto si scatena Solè a muro e riporta la Diatec a meno due, Miljkovic prova ancora ad allungare per la Lube sul 10-7, ma Djuric e Solè riportano Trento in parità a 10. Inizia una piccola battaglia punto a punto fino a due muri di Giannelli e Van de Voorde che portano Trento sul 16-13 al secondo time out tecnico; Giannelli punisce con due punti di seguito due errori della Lube in ricezione e si va sul 18-14 Trento; entra Priddy per la Lube, ma la Diatec riesce a mantenere agevolmente i 4 punti di vantaggio grazie a due attacchi consecutivi di Djuric, poi Van de Voorde e un muro di Giannelli regala il 24-18 a Trento che chiuderà il primo set sul 25-19 dopo un errore al servizio della Lube.
L'inizio del secondo set è equilibrato, con una battaglia punto a punto tra le due squadre e caratterizzato dagli errori al servizio da parte di entrambe; la Lube prova a comandare il gioco, ma non riesce mai a costruire un break di vantaggio perchè la Diatec riesce a pareggiare subito: ci provano Stankovic, Juantorena, Podrascanin, ma Trento è sempre lì e passa in vantaggio sul 7-6 dopo un fallo di Priddy, andando poi al time out tecnico sul'8-7. Sono ancora i muri a spingere avanti Trento, con Solè e van de Voorde per l'11-8 Diatec, poi Djuric con due punti di seguito porta Trento sul 13-8. Blengini chiama time out e inserisce Fei per Miljkovic, e la Lube si riavvicina a meno 3, ma Trento sembra essere sempre in pieno controllo, potendo contare anche su una fase difensiva davvero efficace nella quale tutti partecipano con profitto. Antonov e Urnaut portano Trento al time out tecnico sul 16-11, poi Trento dilaga con Djuric fino al 19-13. Rientra Cebulj per Priddy e Fei e Juantorena riportano la Lube a meno quattro, ma Urnaut firma il 23-18 per la Diatec. Blengini chiama time out e la squadra sembra reagire bene, soprattutto con Fei e Stankovic per il 23-20. Urnaut risponde con due aces e chiude il set per Trento 25-20.
Nel terzo set Urnaut inizia come aveva finito il set precedente e Trento è subito avanti; la Lube prova a rimanere in scia fino al 3 pari, poi Antonov con un ace firma il primo break a favore di Trento, e addirittura Colaci va a punto con un intervento difensivo per il 6-3: anche da questo si capisce che per trento è la giornata perfetta. Djuric e un errore di Fei portano la Diatec avanti sull'8-3 al primo time out tecnico, e la tendenza non cambia, visto che tra errori in battuta, in attacco e falli la Lube regala punti alla Diatec che si porta sul 12-6. Due muri di Trento portano Trento sul 14-7 e un errore di Stankovic in battuta fa arrivare avanti Trento al secondo time out tecnico sul 16-10. La Lube continua a commettere errori e a palesare tutte le sue difficoltà odierne ed Urnaut e Gianelli la puniscono con un attacco vincente e un muro per il 19-11. Juantorena prova a riportare in partita la Lube con il suo turno al servizio, ma Djuric lo interrompe e firma il 20-13 ed ancora il 21-13. Solè con due primi tempi firma il 23-15 Trento; la partita è ormai definitivamente incanalata, la Lube recupera due punti sfruttando un errore al servizio trentino e un ace di Stankovic, ma è Antovov a chiudere sul 25-18 e a portare Trento alla sua quarta finale di Champions.
Finale nella quale Trento affronterà i russi dello Zenit Kazan, come nel 2011, i quali hanno battuto 3-1 i padroni di casa dell'Asseco Resovia. Russi favoriti, ma che hanno sofferto per quasi un set e mezzo, visto che nel primo hanno faticato molto ad entrare in partita, subendo molto il servizio polacco, ed anche nel secondo si sono ritrovati sotto di cinque punti al primo time out tecnico, e solo il cambio in regia tra Butko e Kobzar ha messo in ritmo gli attaccanti russi con Leon e Mikhaylov dalle alte percentuali in attacco, ed anche il muro russo si è dimostrato nettamente superiore. Dopo un ottimo inizio il Resovia ha forse pagato la pressione di giocare in casa, e soprattutto la giornata difficile dei suoi uomini chiave Kurek, Akhrem e Pashytskyy, mancati proprio nel momento in cui il match stava cambiando inerzia.