La rassegna iridata di Oslo ospita - nel primo pomeriggio italiano (ore 13) - l'Individuale femminile. Si riparte dall'entusiasmante gara d'Inseguimento, con Dorothea Wierer d'argento e la teutonica Dahlmeier d'oro. Si riparte con ambizioni reali, in virtù del format e dei risultati di stagione.
Nelle Individuali fin qui in archivio - a Oestersund, prima tappa di Coppa, e a Ruhpolding - due affermazioni di Dorothea, in un contesto di gara che esalta la precisione al tiro dell'azzurra. La Wierer si gioca anche la Coppetta di Specialità, partendo dai 120 punti in cascina che pongono la fuoriclasse azzurra in vantaggio rispetto a Dorin e Soukalova.
La transalpina - alle spalle di Dorothea nell'Inseguimento e anche nella prima Individuale della stagione corrente - si presenta con credenziali da medaglia e rappresenta una minaccia non da poco per la corsa alla piazza che regala l'immortalità.
La Wierer è tra le prime a prendere il via - considerando la schiera delle favorite - con il pettorale n.28, un minuto dopo la finlandese Makarainen, seconda a Ruhpolding e attesa al riscatto. Per la finlandese molto dipende dalle percentuali, quest'anno non sempre eccelse. Con il 36 ecco Dahlmeier, il volto nuovo di un Biathlon che torna a parlare tedesco dopo i fasti di Neuner. L'assolo nell'Inseguimento è il primo passo verso la consacrazione assoluta. Con il 39 Oberhofer, nelle vicinanze Echkoff. La norvegese, sorpresa parziale nella Sprint, punta al colpo grosso.
La leader di Coppa - Gabriela Soukalova, 106 punti avanti a Marie Dorin - prende il via con il n.48, con il 52 la francese, con il 53 Vitkova. La ceca parte in seconda fila, ma ha nella forza carabina alla mano un punto a favore.
L'ultima italiana alla partenza è Federica Sanfilippo, con il pettorale 83. 30 secondi dopo l'ucraina Pidrushna, che ben conosce i segreti dell'Individuale e dalle retrovie può costruire qualcosa di importante.
Un cambio nel quartetto azzurro. Fuori Lisa Vittozzi, in pista Alexia Runggaldier. Alexia inaugura la campagna della nostra Nazionale, ha infatti il n.21, tra Nowakowska e Charvatova.