L'acqua di Novara certifica il ritorno ad alto livello del Setterosa. La Nazionale di Conti coglie al volo l'occasione di riscatto e spegne l'ardore delle campionesse d'Europa. Una sorta di remake della semifinale continentale, con esito, però, opposto. Nella piscina italiana è infatti la nostra rappresentativa ad alzare voce e ritmo. Il Setterosa - in ritardo in classifica - gioca fin dalle prime battute con grande intensità. Difesa presente e ripartenze letali.
Otto minuti - i primi - per creare un gap importante con l'esperta Ungheria. Le mani addosso delle magiare, in evidente difficoltà, non fermano l'incedere azzurro e l'Italia trova, frequentemente, la via del gol. Rigore di Bianconi, controfuga di Di Mario, Gorlero super a chiudere la porta. L'Ungheria si sblocca con Takacs - 1-3 - ma il Setterosa trova altre due segnature, con Frassinetti al centro indemoniata.
Il lavoro della boa azzurra apre a differenti soluzioni e costringe l'Ungheria a cadere in fallo più volte. La doppia fucilata di Garibotti mantiene il Setterosa in acque tranquille e nemmeno la tripletta di Takacs basta a invertire il trend della partita. Nel terzo tempo, Gorlero resta addirittura imbattuta, un rigore di Bianconi porta l'Italia in doppia cifra, mentre le ragazze di Biro precipitano a meno cinque.
Un leggero passo indietro nel finale, quando il Setterosa accusa qualche passaggio a vuoto, non punisce in superiorità e fallisce la massima punizione, ma il punteggio non desta preoccupazione, perché gli ultimi acuti magiari servono soltanto per rendere meno amara la sconfitta.
Un confronto che ri-accende la corsa a cinque cerchi, porta il Setterosa alle spalle dell'Olanda nel Girone A e soprattutto allontana le nubi sul futuro della Nazionale azzurra.