Big e outsider, ormai è storia passata: la stagione 2015/2016 di volley femminile ha insegnato che non esiste l'etichetta, la prevedibilità, il pronostico facile. Esistono le partite, che sono storie a sè stanti, diverse l'una dall'altra, sorprendenti. Così è stato anche ieri sera quando, alle 20.30, si sono giocati in quattro palazzetti italiani i quarti di finale di Coppa Italia. Sei corazzate e due squadre di metà classifica si sono date battaglia per raggiungere la Final Four di Ravenna (19 e 20 marzo) in un match da dentro o fuori. L'edizione 2016 della Coppa nazionale ha infatti cambiato formula: le prime otto squadre al termine del girone d'andata si sono sfidate in un turno a eliminazione diretta che ha concesso a una poco quotata Montichiari di fare il colpaccio.
A Treviso, infatti, l'Imoco Conegliano ha dovuto cedere il passaggio del turno alle bresciane al termine di un tie break infuocato in cui la Metalleghe ha avuto il grande merito di crederci sempre, nonostante il grande recupero delle venete (sotto 2-0) lo svantaggio del quinto set. Le pantere, vincenti da 10 gare consecutive, hanno infatti sciupato un vantaggio di 13-8 al quinto set con Easy, croce e delizia delle venete, che dopo una partita come al solito immensa, spara fuori l'ultimo colpo dell'incontro. Dall'altra parte, invece, l'opposto polacco Tomsia sfodera la prestazione della vita: mette a terra 32 palloni e conquista, meritatamente, il premio di MVP del match. Solo domenica Imoco e Montichiari si erano sfidate al PalaGeorge in un turno di campionato avvincente: finì 2-3 per le venete, ma è stato probabilmente quel risultato a far saltare alcune delle certezze delle pantere e a instaurare nella testa delle bresciane l'idea di potersela giocare.
A Piacenza altro match vissuto appena tre giorni prima in campionato. La Nordmeccanica ha infatti sfidato di nuovo la Liu Jo Modena in un match a senso unico. Tre a zero per le piacentine, capaci di imporre fin dal primo set un gioco più ordinato e concreto. L'infortuno di capitan Di Iulio (probabile stiramento) non ha sicuramente aiutato la Liu Jo a stare a galla: la sostituta Scuka è giovane e di prospettiva, ma non ancora in grado di reggere scontri così delicati.
Anche a Cremona la Savino del Bene Scandicci ci prova, reggendo soprattutto nei primi due set. La Pomì Casalmaggiore, però, appare ormai lanciata verso tutti gli obiettivi stagionali e, a differenza dell'Imoco, non si lascia sorprendere. Il match è equilibrato, ma Tirozzi e compagne appaiono sempre lucide e padrone della situazione. La sconfitta per 3-1, però, lancia segnali positivi in casa toscana: Scandicci è ancora viva e darà il tutto per tutto nel finale di campionato.
A Novara, infine, altro scontro a senso unico. Le piemontesi, detentrici del titolo, sembrano non aver ancora trovato una continuità convincente in questa stagione, mentre la Foppapedretti Bergamo, dopo tre successi, pare aver spiccato definitivamente il volo, conquistando l'accesso alla Final Four con un secco 3-0 senza possibilità di replica. Plak è ancora out, ma l'azzurra Sylla dimostra di poter reggere il campo. Lo Bianco, poi, è ancora abile direttrice d'orchestra e innesca con continuità tutte le sue attaccanti, affidandosi a Barun soprattutto nei finali di set. In casa Igor, invece, ancora out Chirichella; le schiacciatrici di posto 4 non girano come dovrebbero e neanche i cambi in corsa di Fenoglio riescono ad arginare la cavalcata orobica. Questo è per Novara l'ennesimo obiettivo stagionale sfumato: rivoluzione in estate?
Emesse, dunque, le sentenze. Tra il 19 e il 20 marzo si deciderà chi riuscirà a portarsi a casa la Coppa Italia 2016. Montichiari dovrà avere la meglio sulla Nordmeccanica Piacenza, mentre la Pomì Casalmaggiore troverà in semifinale la Foppapedretti Bergamo. Pronostici? Impossibile.