Dal punto di vista temporale, la Pomì Casalmaggiore sarebbe da considerarsi poco più di una debuttante nell'altissimo livello italiano. La società casalasca, però, si è dimostrata talmente brava nella gestione del team da portarsi a casa, in poco tempo, una Supercoppa Italiana, una Final Four di Champions League - in qualità di società organizzatrice - e, più di ogni altra cosa, il titolo di Campione d'Italia nella passata stagione. A farne le spese, quasi fosse una costante, è stata a più riprese l'Igor Gorgonzola Novara, società che, invece, milita nella Serie A1 italiana da tantissimo tempo. Anche se con periodi di pausa imposti dalle difficili condizioni economiche, Novara è sempre stata una delle protagoniste del massimo campionato, sfiorando il tricolore in più occasioni. Nelle ultime due stagioni la squadra piemontese manca forse di progetto, ma abbonda di ambizione e di voglia di fare risultato: è conseguenza inevitabile, dunque, che quando le aspettative si scontrano con la sconfitta, qualcosa salti. La crisi è scoppiata ufficialmente il 14 novembre 2015, ma pone le sue radici ben sei mesi prima di tale data: bestia nera, da sempre, quella Pomì Casalmaggiore che, sulle ali dell'entusiasmo, naviga a vele spiegate verso nuovi obiettivi. Vediamo dunque perchè quella di sabato sarà molto più che un semplice turno di campionato.
Nella stagione 2014/2015 Novara era, sulla carta, l'unica vera corazzata del campionato: le piemontesi hanno dominato la classifica dalla prima all'ultima gara di regular season, arrivando poi praticamente imbattute alla finale Scudetto. Dall'altra parte, invece, la Pomì ha faticato di più: squadra compatta sì, ma non certo della caratura delle prime della classe, le casalasche hanno lottato contro gli infortuni, il cambio di palazzetto e una panchina che, a tutti, sembrava davvero troppo corta; l'accoppiata Mazzanti-Ortolani, però, ha prevalso. Gara 5 è ancora negli occhi di tutti: Davide sfida Golia e, come nei migliori lieto fine, vince al quinto set. La dirigenza piemontese sgrana gli occhi, incredula, ma digerisce la sconfitta e decide di confermare in blocco l'ossatura della squadra; Casalmaggiore, invece, in estate porta nella provincia cremonese stelle della pallavolo internazionale. La possibilità di rivincita per Norvara arriva nella Supercoppa 2015, ma - complice il poco allenamento - arriva la seconda bruciante sconfitta. Dopo un mese poi, in campionato, lo 0-3 ricevuto fa traboccare il vaso: lo sponsor non trattiene parole pesanti che rimbalzano ovunque, dalla carta stampata a ogni sito internet; Signorile rischia il posto, mentre Pedullà viene sollevato dall'incarico in favore di Fenoglio, ex Foppapedretti. Dal 14 novembre Novara continua a mantenersi aggrappata alla testa della classifica; più in alto, però, sempre quella spietata Pomì Casalmaggiore che venerdì sera arriverà in terra novarese ancora una volta con il coltello tra i denti.
Quindi no: quello che si giocherà sabato sera (ore 20.30, diretta RaiSport) non è un semplice turno di campionato. La partita di sabato è in realtà un'occasione: per Novara di chiudere con il bruciante passato e porre fine a un incubo; per Casalmaggiore di sferrare il colpo finale.