Pugno al cielo, braccia che all'unisono si alzano dall'acqua, è il cuore pulsante di un gruppo straordinario. Il Setterosa, al tappeto, rialza la testa, libera mente e corpo, rischia il tracollo contro le Campionesse d'Europa uscenti, poi schizza dall'Inferno e conquista il Paradiso continentale. Bronzo azzurro a Belgrado, le ragazze di Conti piegano la Spagna e salgono sul terzo gradino del podio, alle spalle di Ungheria, oro, e Olanda, argento.
Seconda affermazione - a distanza di pochi giorni - con le iberiche, seconda battaglia di nervi e fisico. Il Setterosa scende in acqua con il fardello di una semifinale mal gestita. La sconfitta - netta - con l'Ungheria, un passo indietro dopo il percorso pulito tra girone e quarti. Il sogno olimpico parzialmente sfumato, in atteso del prossimo torneo di qualificazione. Un frullato di emozioni a destabilizzare una squadra forte, fortissima, ma a tratti vittima di alcuni interrogativi.
L'avvio sorride a Miguel Oca. Tabani apre la scatola della partita, ma a condurre le operazioni è la Spagna. Garcia, Tarrago e B.Ortiz fiaccano l'Italia nei primi otto minuti. L'intermezzo di Bianconi rende il punteggio meno preoccupante, ma l'Italia deve inseguire e ad inizio secondo tempo precipita a meno due, quando Pena, in superiorità, scuote l'animo azzurro. All'orizzonte si profila il tracollo italiano, ma quando la Spagna sceglie di produrre il massimo sforzo, il carattere del Setterosa emerge prepotente, è una sfida aperta alla sconfitta, è l'orgoglio di campionesse affermate. Queirolo - Pomeri, azzurre spalla a spalla. L'ultima chiamata è però ancora di Tarrago. 5-4 all'intervallo lungo.
20" bastano a Di Mario per rimettere in sesto il tabellino, Frassinetti si batte al centro, segna e indica la via, ma in difesa soffre la nostra Nazionale. Tarrago dice tre, Pareja ribalta la situazione. Decisivo, ai fini dell'incontro, il gol di Cotti a fil di sirena. Una segnatura che segue quella di Emmolo e carica a mille la Nazionale di Conti.
Guerra, ancora guerra, nei minuti che conducono al fischio finale. Teatro in cui si esalta la miglior giocatrice d'Europa, Roberta Bianconi. Frassinetti guadagna l'espulsione al centro, Roberta è una sentenza. In una manciata di secondi, però, il Setterosa incassa due reti pesantissime. B.Ortiz - Pena, da 9-7 a 9-9. Il sigillo che porta l'Italia tra le grandi del Vecchio Continente è ancora di Roberta Bianconi. 1'30 da giocare, un colpo da fuoriclasse. Batte forte il cuore delle azzurre. 10-9, bronzo europeo.