Inizia col botto l'Europeo del Settebello. Gli azzurri rifilano 16 reti alla Germania e lanciano un monito alle principali candidate al trono continentale. Un esordio che non riserva particolari difficoltà, l'Italia si porta in vantaggio nei primi otto minuti e allunga sensibilmente prima dell'intervallo lungo. La ripresa segna il parziale ritorno della Germania (4-3 Settebello il 3° tempo), ma la nostra Nazionale torna a macinare gioco nella fase conclusiva e fissa il punteggio sul 16-5.
Ad aprire l'incontro inaugurale è Bodegas. Perfetto inserimento al centro, Presciutti disegna un assist con i fiocchi e la difesa tedesca, in ritardo, non può che osservare il vantaggio italiano. Con Gitto fuori, Tempesti dice "no" alla nazionale teutonica e il Settebello spinge con Giacoppo che, ingenuamente, conclude a due mani. Rete annullata e pericolo scampato per la Germania. Di Fulvio spreca una ripartenza perfetta, solo, si fa ipnotizzare da Kong, il 2-0 arriva comunque poco dopo. Di Fulvio si riscatta con effetto immediato, finta di tiro e splendida palla per Baraldi, puntuale nella conclusione volante.
Scarica azzurra nei secondi otto minuti. Giorgetti si iscrive alla partita. Prima si alza, letale, dal centro, a concretizzare una circolazione rapida e efficace, poi non sbaglia il rigore. 4-0. Schueler, casualmente, trova il primo gol tedesco. Il montante salva Tempesti, ma nella mischia successiva sono i nostri avversari i più lesti. Una sassata di Figlioli spegne con effetto immediato la riscossa della Germania. Il lavoro di Presciutti e Aicardi concede poi la superiorità da cui nasce il 6-1 di Gallo. In chiusura, Aicardi e ancora Gallo ad aumentare il disavanzo.
Il terzo tempo vive di un moderato equilibrio, l'Italia pecca in fase offensiva e apre la porta alla Germania. Presciutti piega le mani di Kong, Nossek, dalla sinistra della zona offensiva, coglie la disposizione errata del Settebello e fulmina Tempesti. La beduina di Aicardi vale il 10-2, Bukowski, con un tracciante di straordinaria potenza, risponde. Figlioli dirige le azioni azzurre, ispira lui Luongo per l'11-3. Stamm mette in mostra la sua qualità. Si libera di Aicardi e rende vano il balzo di Tempesti. L'ultimo squillo è di Aicardi. Gestione perfetta dell'Italia, Gallo si affida al centro-boa e arriva il 12-4.
Nel quarto tempo, con la partita in ghiaccio, i due tecnici cambiano i rispettivi numeri uno. Bodegas accoglie Schenkel con una giocata d'autore. Elude la marcatura e piazza la zampata. Juengling sfrutta l'assenza di Gitto per il 13-5, ma è ancora Settebello nel finale. Baraldi - Presciutti - Bodegas, tris che schiaccia definitivamente le velleità di una Germania troppo piccola per spaventare l'Italia.