La Nazionale femminile di pallavolo non è riuscita nell'impresa di battere l'Olanda di Guidetti nella semifinale del torneo di qualificazione olimpica, ed ora dovrà vincere la finalina di oggi per il terzo posto per staccare il pass per il torneo pre olimpico di maggio in Giappone, ultima chance per guadagnare un posto a Rio2016.
Purtroppo l'Olanda ha rispettato il pronostico, vincendo con merito e sicurezza disarmante, anche se il 3-0 è risultato troppo severo per le Azzurre. Paradossalmente l'Italia non vince nemmeno un set nel giorno in cui gioca meglio, soprattutto considerando i primi due set. Un delitto non aver sfruttato le occasioni create, visto che sia nel primo che nel secondo set l'Italia era riuscita a recuperare il gap con l'Olanda e a giocarsi due finali punto a punto che avrebbero meritato miglior sorte. L'unico momento di sbandamento c'è stato a metà del terzo set quando l'Olanda è riuscita a recuperare un passivo di 3 punti e piazzare un break che l'ha lanciata nettamente in testa al parziale, subendo solo in parte il pur volitivo ritorno dell'Italia.
Lo stato attuale della Nazionale di Bonitta evidenzia un work in progress, uno stato iniziale di un progetto dove per forza di cose ogni giorno c'è qualcosa che il giorno prima non funzionava ed ora funziona, e viceversa. Oggi la ricezione ha sofferto, e le nostre bande non sono state incisive e continue: Egonu e Del Core hanno alternato cose buone a momenti di grande difficoltà dove non riuscivano a concretizzare nessun attacco. Di contro, bisogna sottolineare la buona prova della Diouf, che ha permesso alle Azzurre di rimanere attaccate alla partita, e soprattutto la difesa e la ricostruzione del gioco, davvero efficace ma purtroppo non sfruttata a dovere. Il vero cruccio di Bonitta e delle Azzurre, infatti, deve essere proprio quello di non essere riuscite a concretizzare i tanti contrattacchi faticosamente costruiti grazie alla difesa: fossero riuscite a farlo, sicuramente si starebbe commentando un'altra partita e un altro risultato. L'Olanda è una squadra forte e solida, sicuramente molto più avanti nell'assemblaggio rispetto all'Italia; eppure l'Italia con carattere è riuscita a metterla in difficoltà e sotto pressione, costringendola a giocare due parziali punto a punto ed a recuperare nel terzo. Ma nei momenti di difficoltà le ragazze di Guidetti hanno insistito sulle loro certezze, ossia una difesa straordinaria e una copertura dell'attaccante eccellente, e poi si sono affidate al loro opposto Sloetjes, un martello inarrestabile e ingiocabile in questo periodo. Sicurezza, cinismo e talento, qualità che le Azzurre hanno ma non riescono ad esprimere con continuità, come è normale che sia per una squadra nuova che deve abituarsi a giocare insieme ed a trovare automatismi.
Bonitta schiera il sestetto che del tie break di ieri: Orro e Diouf in diagonale, Del Core Egonu in banda, Guiggi e Danesi centrali, Sansonna libero. Guidetti risponde con la diagonale Dijkema/Sloetjes, Grothues e Buijs in banda, de Kruijf e Belien centrali, Stam libero.
La partenza è da incubo per l'Italia, con l'Olanda avanti 5-0 e 8-3 al time out tecnico, e dove già si intravedono i problemi di oggi delle Azzurre, ossia difficoltà in ricezione ed attacco che non funziona con Egonu subito in difficoltà; Olanda incisiva a muro e Sloetjes da subito scatenata. Eppure pian piano l'Italia si rifa sotto grazie a qualche buon colpo di Egonu e Del Core, la Sloetjes imperversa con le sue pipe ma l'Olanda subisce qualche muro e sbaglia qualcosa; si sveglia la Diouf finalmente servita con continuità, che con un turno di servizio ottimo, coadiuvata da Danesi, Del Core ed Egonu raggiunge l'Olanda sul 22 pari. Qui il turning point della giornata: l'Italia ha due contrattacchi ma non riesce a sfruttarli e l'Olanda porta a casa il set per 25-23 tra i rimpianti azzurri.
Il secondo set comincia con una battaglia punto a punto tra le due squadre con Guiggi ed Egonu in evidenza per l'Italia. Poi si inceppa il nostro attacco, con Orro in difficoltà in ricostruzione e Diouf murata in serie, e l'Olanda scappa avanti 8-5 e 10-7. Entra Ferretti per Orro, ma Egonu è in difficoltà, la ricezione soffre e non si riesce a concretizzare la ricostruzione del gioco. L'Italia prova a reagire con Diouf, Guiggi e Danesi, ma l'Olanda trova sempre in Sloetjes un'attaccante formidabile, e riesce a tenere l'Italia a meno3. Oltretutto la difesa olandese è straordinaria perchè danno sempre copertura al'attaccante e sono sempre ben piazzate; di contro l'Italia prosegue nel non concretizzare i contrattacchi, con Del Core che continua a sbagliare cercando e non trovando la parte alta del muro: variare il colpo non sarebbe una cattiva idea ma ormai è tardi e neanche l'ingresso di Gennari fa cambiare verso al set. 25-21 Olanda.
Nel terzo set parte forte l'Italia che si gioca il tutto per tutto con Diouf e Danesi che provano a costruire un break importante, ma Sloetjes è inarrestabile e ricuce. Guiggi e Gennari provano a riportare le Azzurre avanti, ma la ricezione azzurra entra in crisi, mentre l'Olanda continua a non sprecare nulla e vola 12-8. Egonu e Diouf vengono contenute, l'Italia prova a reagire con qualche muro di Guiggi e a sfruttare qualche errore orange, ma lo sbandamento è evidente, e neanche i cambi di Bonitta, che rivluziona il sestetto, sortiscono gli effetti sperati: è 18-10 Olanda, con le Azzurre che sembrano aver staccato la spina. Sul 21-13 le Azzurre hanno un sussulto d'orgoglio con Guiggi ( sempre la più continua della squadra), Egonu e Gennari, ma è troppo tardi e l'Olanda chiude 25-19.
Lezione e risultato forse troppo severo per le Azzurre che hanno pagato la ricezione non funzionante e i tanti contrattacchi non sfruttati: oggi nella finale per il terzo posto con la Turchia padrona di casa l'occasione per riscattarsi e crescere ancora, inseguendo il sogno olimpico.