Vittoria doveva essere e vittoria è stata, ma quanta sofferenza. L'Italia batte 3-2 il Belgio al termine di una partita epica ed emozionante, e tiene vivo il sogno olimpico: domani con la Polonia le Azzurre si giocheranno l'accesso alle semifinali con l'obbligo di vincere in 4 set, sperando che il Belgio non batta la Russia per 3-2.
Partita da cuori forti: l'Italia parte come peggio non potrebbe, e regala il primo set al Belgio; reagisce e vince il secondo, ma nel terzo set troppi errori lasciano strada libera al Belgio; poi la reazione nel quarto set e la vittoria di rabbia e di cuore nel quinto.
Bonitta ripropone lo stesso sestetto che aveva iniziato ieri, vale a dire Ferretti/Centoni in diagonale, Del Core e Lucia Bosetti in banda, Guiggi e Chirichella centrali, Sansonna libero. Il Belgio risponde con la diagonale ex Piacenza Dirickx/Van Hecke, Rousseaux e Leys in banda, Aelbrecht e Heyrman centrali, Courtois libero.
Nel primo set l'Italia parte come peggio non potrebbe, apparendo spenta e contratta, inanellando errori in serie e tanta confusione nella nostra metà campo. Ne approfitta il Belgio, efficacissimo a muro con le centrali ( Aelbrecht in particolare) ed in attacco con Van Hecke e Rousseaux. L'Italia prova a reagire con Centoni, Del Core e Bosetti ma il Belgio è già sull'11-3 e poi sul 16-10 al secondo time out tecnico. Il nostro attacco non gira, e la regia di Ferretti non è aiutata dalla ricezione, Van Hecke continua a colpire, Lucia Bosetti ad essere murata e il Belgio vince agevolmente il set 25-16.
All'inizio del secondo set Bonitta propone da subito Egonu per un'irriconoscibile Bosetti, e la musica cambia da subito. La diciassettenne si fa subito sentire in attacco ed al servizio, e l'Italia è avanti 8-5 al time out tecnico. Le fast delle centrali belghe continuano ad essere un problema irrisolto per le Azzurre, ma anche Guiggi comincia a mettere giù primi tempi ed anche il muro inizia a farsi produttivo. Finalmente si vedono sprazzi di vera Italia, approccio fortunatamente diverso in questo set per le Azzurre, la difesa e la ricostruzione del gioco sono efficaci e la Egonu ha dato quella imprevedibilità e concretezza al nostro attacco che ancora non si era vista. Tuttavia il Belgio non molla, aiutato dai soliti errori delle Azzurre, che iniziano a sbagliare troppo in attacco; Bonitta cambia la diagonale con Orro e Diouf per Ferretti e Centoni, ancora sotto tono, ed inizia una battaglia punto punto, con buoni spunti da una parte e dall'altra chiusa a favore dell'Italia grazie a una positiva ed incisiva Diouf per 25-23. L'Italia è ancora viva.
Nel terzo set l'Italia parte con il sestetto che ha finito il secondo set, rimangono fuori Ferretti e Centoni ed è ancora Egonu a portare avanti l'Italia con due attacchi e due aces straordinari. Ma a questo punto l'Italia si ferma di nuovo, il muro del Belgio si fa insormontabile e Van Hecke e Rousseaux continuano a martellare riportando avanti il Belgio. Diouf, Guiggi e Del Core provano a reagire, ma il nostro muro e la nostra difesa non sono incisivi e il Belgio va avanti fino al 16-11. Egonu, Diouf e Guiggi riportano l'Italia a meno 2, ma Van Hecke è implacabile e chiude il set 25-22.
Nel quarto set è richiesta una reazione di carattere e l'Italia parte molto bene con Diouf incisiva in attacco e al servizio e Guiggi trascinatrice a muro e con le sue fast. Come nel set precedente però, l'Italia spreca il vantaggio acquisito e il Belgio torna in parità trasformando il set in una battaglia punto a punto. E' Diouf a trascinare l' Italia e a portarla al secondo time out tecnico sul 16-11. Il Belgio prova a reagire, ma Diouf, Egonu e Del Core fanno volare l'Italia sul 23-16 con ottimi attacchi; poi chiude Guiggi sul 25-17 regalando il tie break e nuove speranze olimpiche all'Italia.
Il quinto set vede l'Italia partire fortissimo, con una grande Anna Danesi (subentrata a una claudicante Chirichella) autrice di tre attacchi vincenti consecutivi che portanoi l'Italia sul 7-3. Ma anche in questo tie break alcuni errori delle Azzurre riportano il Belgio in partita ridando fiato al loro muro e al gioco delle loro centrali. Inizia una battaglia punto a punto, con l'Italia che riesce a mantenere un punto di vantaggio e poi volare sul 13-10 grazie a Egonu e Diouf. Sembra fatta ma non è così, il Belgio riesce a raggiungere la parità sfruttando errori azzurri al servizio e qualche altro di gioventù delle nostre ragazze del Club Italia. Il Belgio annulla il primo match point ed arriva ad ottenerne uno annullato da Diouf; Danesi con un muro riporta avanti l'Italia che chiude 17-15 grazie a un chirurgico ace di Paola Egonu, MVP della partita.
L'Italia dunque è ancora viva, e domani si giocherà l'accesso alle semifinali con l'obbligo di battere la Polonia e sperando che Russia e Belgio non facciano il cosiddetto biscotto. Ancora troppe ombre per le Azzurre, che hanno sbagliato approccio anche oggi, e che sembrano mancare di carattere proprio nelle proprie veterane: oggi solo Del Core e Guiggi hanno fatto la differenza, mentre continua il periodo negativo di Centoni e soprattutto di Lucia Bosetti anche oggi impalpabile. Da sottolineare però il carattere e la voglia delle Azzurre, tirato fuori quando tutto sembrava perduto, e l'apporto decisivo sia da un punto di vista tecnico che caratteriale delle giovani del Club Italia, con Egonu, Danesi e Orro in campo contemporaneamente nel tiratissimo e decisivo quinto set. Al netto di fisiologici errori di gioventù, che pure potevano rivelarsi sanguinosi nell'ottica di un match da dentro-fuori, la loro voglia, il loro entusiasmo ed il loro talento hanno fatto la differenza e hanno spinto anche le veterane. Egonu è stata devastante in attacco, la Danesi è entrata senza paura ed è stata subito decisiva nel tie break. Bene anche la Diouf oggi, che è riuscita ad trovare buone soluzioni e ad essere continua in attacco. Si può essere ottimisti a patto che l'Italia sia sempre quella del quarto e quinto set di oggi: Bonitta farà bene a trarre indicazioni e a partire da subito con alcune delle giocatrici subentrate; sarebbe letale per le ambizioni olimpiche azzurre ripetere con la Polonia il primo o il terzo set di oggi.