La seconda giornata di batterie in acqua israeliana non tradisce le attese e porta alla ribalta diversi atleti di prima fascia. Esordio per Federica Pellegrini nei 100 stile libero. La Divina del nuoto batte un colpo in una distanza a lei non congeniale, ma utile per affinare la preparazione in vista dei 200. La Pellegrini, 52"86, si assesta in sesta posizione, alle spalle di mostri sacri della gara regina. In vetta, l'olandese Kromowidjojo, a seguire Sjoestroem e Hosszu. Ferraioli ottava, in 53"04. Pezzato 13°, esclusa in virtù del limite di due atlete per nazione in semifinale. 

Alla Pellegrini si affianca Filippo Magnini. Il campionissimo dei 100 si batte sulla doppia distanza e coglie la qualificazione con il sesto rilievo cronometrico, 1'43"93. Davanti, doppietta Belgio, con Surgeloose ad anticipare Timmers. Attenzione a un sornione Biedermann in terza piazza. 

Continua l'ottimo europeo di Simone Sabbioni. Dopo il bronzo nei 200 dorso, altra performance di rilievo sui 100, quarto tempo, 51"35, a otto decimi circa dal polacco Kawecki. Per la vittoria sembra affare a due tra il citato Kawecki e il russo Donets. Prosegue anche l'avventura di Bonacchi, 15° al tocco. 

Bella gara di Silvia Di Pietro nei 50 farfalla. L'azzurra cede solo a Ottesen e Sjoestroem e con 25"64 precede l'inossidabile Dekker. Medaglia alla portata. 13° tempo e qualificazione per Elena Gemo.

Nei 100 misti, Katinka Hosszu firma il record dei campionati - 57"52 - mentre non c'è gloria per Bianchi e Cusinato. Out anche Turrini nei 400 misti. Il nuotatore italiano chiude addirittura sopra i 4"16. Miglior tempo per il britannico Pavoni, 4'05"94. Marco Koch si presenta nella distanza più lunga della rana con una gara da primo attore. 2'03"74, quasi due secondi rifilati al britannico Persson. Fuori il nostro Pizzini. 

Bene la staffetta 4x50 mista mista, con Bonacchi, Scozzoli, Di Pietro e Ferraioli al secondo tempo alle spalle della Russia. Italia e Russia sotto il muro dell'1'40. Terza posizione per l'Olanda. 

In chiusura, 1500 metri e quindi Gregorio Paltrinieri. Il campione del mondo in lunga di Kazan domina, passeggiando, i contendenti al trono e con 14'21"50 fissa nettamente il tempo di riferimento. Secondo è il norvegese Christiansen, quarto Gabriele Detti, già a medaglia nei 400.