Appassionante giornata la sesta della Superlega A1 di volley maschile: tanti scontri interessanti e due big match, quello tra la Lube Civitanova Marche e Verona, e quello tra Trento e Modena che tornava a schierare Ngapeth. Da segnalare la crisi di Piacenza, arrivata alla quinta sconfitta di fila e battuta nel derby dalla CMC Romagna; vittorie per Perugia, Latina e Monza.
Non si arresta, dunque, la marcia della Lube Banca Marche Civitanova, che batte con un netto 3-0 la Calzedonia Verona in uno dei big match di giornata. Squadre schierate con gli ormai consueti sestetti, quindi per la Lube la diagonale Christenson/Miljkovic, Juantorena- Parodi in banda, Podrascanin e Stankovic centrali e Grebennikov libero; Verona si schiera con la diagonale Baranowicz/ Starovic, Kovacevic e Sander in banda, Zingel e Anzani centrali, Pesaresi libero. Dopo aver ricordato lo storico giornalista marchigiano Adelio Pistelli, parte forte la Lube nel primo set grazie ai servizi di Miljkovic e ai muri di Christenson e Stankovic, ma Verona riesce a recuperare fino al 21 pari grazie soprattutto a Kovacevic. Baranowicz accusa qualche problema fisico, la Lube si aggrappa a Miljkovic e porta a casa il set 25-22. Il secondo set vede una Lube con gioco ancor più fluido ed efficace rispetto al primo set, mentre Verona è troppo fallosa e non riesce ad arginare le giocate degli attaccanti marchigiani; set mai in discussione e Juantorena lo chiude 25-21. Il terzo set è la falsariga del secondo, con la Lube che riesce a scappare avanti fino al 14-7 prima di subire la reazione di Verona che si porta fino al meno due ma alla fine è costretta a cedere 25-20. Grande dimostrazione di forza della Lube che continua il suo percorso netto e si gode il primato solitario.
L'altro big match di giornata era quello tra la Diatec Trentino e la DHL Modena, remake della scorsa finale scudetto e della Supercoppa. Ad accendere la miccia sull'incontro anche alcune dichiarazioni riguardo l'affaire Ngapeth, che in un primo momento sembrava dovesse tornare ad essere schierato in campionato proprio in occasione di questa partita, ma che alla fine ha dato forfait dopo che era stato costretto a rientrare in Francia per motivi familiari due giorni prima del match. Atmosfera incadescente quindi, con Lorenzetti che schiera Nikic al posto del francese, insieme all'altro serbo Petric, oltre alla diagonale Bruno/Vettori, ai centrali Saatkamp e Piano e a Rossini libero. Stoychev senza Urnaut, schiera la diagonale Giannelli/Djuric, Lanza e Antonov in banda, Solè e Van de Voorde centrali e Colaci libero. Primo set equilibrato, con Modena che prova a condurre e scavare break, e Trento che con calma ricuce e si tiene a contatto, riuscendo infine a portarsi avanti e chiudere il set sul 25-23; bene Vettori e Petric per Modena che però è troppo fallosa in battuta, ma anche in attacco e in ricezione. Secondo set con Trento che parte meglio, ma Modena reagisce subito e grazie ai muri di Saatkamp e Petric scava un break importante che riesce a mantenere fino alla fine, evitando di commettere gli errori del primo set: 25-19 per i modenesi. Terzo set che inizia con Mazzone per Vande Voorde, non al meglio, per Trento; set equilibrato fino a metà quando la coppia serba di Modena Nikic-Petric sale sugli scudi e firma un break decisivo per il 25-21 finale, sfruttando un parziale complicato per l'attacco di Trento, che, non a caso, ha bassissime percentuali. La reazione di Trento nel quarto set non si fa attendere, e viene proprio dagli uomini che più erano stati in difficoltà nel set precedente, vale a dire Antonov e Lanza: il primo è devastante al servizio, il secondo inizia a mettere giù palloni in serie e così Trento riesce a chiudere sul 25-20 e ad andare al tie break. Quinto set quasi senza storia, con il muro di Trento a farla da padrone e ancora Antonov micidiale al servizio; è 15-10 Trento, che infligge così la prima sconfitta a Modena.
Vince anche la Sir Safety Perugia in trasferta contro la Tonazzo Padova 3-1. Match che si rivela più equilibrato rispetto ai pronostici della vigilia, con Padova che schiera Orduna e Giannotti in diagonale, Quiroga e Cook in banda, Diamantini ed Averill centrali, Balaso libero; Perugia risponde con la diagonale De Cecco/Atanasijevic, Buti e Birarelli centrali, Fromm e Kaliberda in banda, Fanuli libero. Primo set equilibrato, con Fromm in evidenza per Perugia ed Averill per Padova che prova a scappare avanti sul 22-19; ancora Fromm riporta sotto Perugia ma è Padova vincere ai vantaggi 27-25. Secondo set sulla falsariga del primo, equilibrato e con padova che riesce a tenersi avanti, ma Perugia è più attenta e con Atanasijevic riesce a passare avanti e a gestire il vantaggio fino al 25-22. Terzo set che vede Perugia avanti, grazie a Birarelli che firma un parziale importante che dà a Perugia un vantaggio di sei punti; Padova prova a reagire ma gli umbri non si lasciano sorprendere e chiudono il set 25-19. Quarto set con Perugia che parte forte e sembra mettere subito le mani sul set, ma Padova riesce a reagire bene grazie ai cambi dalla panchina e a riportarsi sotto; non basta perchè Perugia non molla e trova un ottimo Atanasijevic per chiudere set e partita sul 25-18.
Perde ancora la LPR Piacenza contro la CMC Romagna, per di più in casa; è la quinta sconfitta consecutiva per gli emiliani. L'Lpr Piacenza schiera la diagonale Coscione/Luburic, Zlatanov e Perrin in banda, Kohut e Patriarca al centro e Manià libero. La CMC Romagna schiera la diagonale Cavanna/Torres, Van Garderen-Koumentakis in banda, Mengozzi e Polo centrali e Bari libero che si alterna con Goi. Primo set equilibrato, con Piacenza che si affida a Luburic e Perrin e la CMC a Torres; è il servizio di Coscione sul finire di set a rompere l'equilibrio e a scavare il break decisivo che permette a Piacenza di aggiudicarsi il set 25-23. Il secondo set è molto simile al primo, ma Piacenza comincia a calare in attacco mentre la CMC cresce con Polo e Mengozzi e riesce achiudere il set sul 25-21. Nel terzo set PIacenza prova la reazione, ma l'attacco non gira più, mentre il muro della CMC continua ad essere letale; a nulla servono i cambi di Giuliani, la CMC chiude anche il terzo set 25-21. Nel quarto set il neo entrato Tencati contribuisce a portare Piacenza avanti, e sembra che gli emiliani possano arrivare al quinto set, ma dopo metà set l'attacco piacentino si inceppa di nuovo e la CMC ne approfitta subito per ricucire il break e portarsi avanti, grazie al muro e al servizio. Piacenza prova a reagire ancora ma non basta, la CMC si aggiudica set e partita sul 25-22. Crisi nera per Piacenza e riunione a fine match tra presidente, general manager e allenatore.
Torna a vincere, seppure a fatica al tie break, la Ninfa Latina contro la Revivre Milano. Partita delicata per entrambe le squadre, e giocata più sui nervi che sui contenuti tecnici. Latina schiera Boninfante in regia e Hirsch opposto,Maruotti e Sket in banda, Mattei e Yosifov al centro, Romiti libero; Milano schiera il grande ex Sottile in regia e Milushev opposto, Renato e Baranek in banda, Alletti e Burgsthaler centrali e Tosi libero. Nel primo set le due squadre sono molto contratte, con errori da ambo i lati; dopo metà set Latina riesce ad allungare con Hirsch, Boninfante e Rossi, Milano continua a sbagliare e i pontini si aggiudicano il set 25-19. Secondo set con Milano che prova a partire forte ma Latina riesce a rimanere in scia soprattutto grazie ai muri di Rossi; ne viene fuori un set giocato punto a punto fino alla fine quando Yosifov e Hirsch costruiscono il break che dà il set a Latina per il 25-22. Nel terzo set Milano parte forte grazie a Renato e Milushev e riesce a portarsi sul 14-7; Latina riesce pian piano a riportarsi sotto con Hirsch e Yosifov, ma Milushev e Alletti con gli aces riescono a chiudere sul 25-23 per Milano. Quarto set molto simile al terzo, con Milano che conduce il gioco e Latina che prova a rimanere in scia e a raggiungere la parità, salvo perdere la lucidità nel finale di set; così Milano riesce a chiudere sul 25-22 e a portare la gara al tie break. Il quinto set è una battaglia tutta giocata sui nervi, si alternano buone giocate a errori e in battuta e di posizione, come le invasioni fischiate; decisivi i muri di Latina con Hirsch, che risponde a un Baranek molti incisivo per Milano. Il set si chiude ai vantaggi 21-19 per Latina, che dunque coglie un'importante vittoria.
Vince anche Monza contro Molfetta per 3-1; dopo la vittoria nel derby con Milano Monza riesce a confermarsi anche contro Molfetta che tuttavia non ha demeritato. Monza in campo con la diagonale Jovovic/Renan, Rousseaux e Botto in banda, Beretta e Verhees centrali, Rizzo libero; Molfetta schiera la diagonale Hierrizuelo/Hernandez, Rafael e Randazzo in banda, Barone e Candellaro centrali e De Pandis libero. Primi due set praticamente uguali, con Monza che riesce a portarsi avanti e gestire il tentativo di rimonta di Molfetta; così Monza si aggiudica rispettivamente il primo 25-22 e il secondo 25-20. Davvero notevole le percentuali in attacco per Monza. nel terzo set c'è la reazione di Molfetta che si concretizza con Hierrizuelo, Hernandez e il subentrato Delvecchio; i pugliesi scappano avanti mentre Monza non riesce a rientrare: è 25-18 per Molfetta. Il quarto set è la copia del terzo, solo a parti invertite: è Monza a scappare avanti, tornando ad essere incisiva in attacco e a muro, con Molfetta che non riesce a rifarsi sotto. Monza chiude così set e partita 25-21.