È una notizia che rimbalza un po' ovunque, sia sul web, sia sulla carta stampata della città piemontese: qualcosa, a Novara, non funziona.
La classica goccia di troppo è stata la brutta partita giocata in casa della Pomì Casalmaggiore sabato sera: un perentorio 3-0 senza possibilità di replica. Atlete irriconoscibili, parziali impietosi e uno spettacolo che non deve essere piaciuto allo sponsor che commenta così:
"Uno spettacolo indegno. Inaccettabile com’è stata preparata e gestita la partita contro Casalmaggiore. [...] E’ la prima volta che mi permetto di giudicare un aspetto tecnico, ciò significa che ritengo la situazione particolarmente delicata".
Parole dure, quindi, spietate; parole che lasciano intuire che presto qualcosa cambierà. A essere a rischio sono i due direttori d'orchestra: lui, Pedullà, dalla panchina; lei, Signorile, dal campo.
Il malcontento societario, in realtà, affonda le sue radici ben più il là. La dirigenza non ha infatti digerito la finale Scudetto persa contro Casalmaggiore a maggio, non ha digerito la Supercoppa persa, sempre contro Casalmaggiore, a inizio ottobre e non ha digerito la sconfitta, sempre contro Casalmaggiore, di sabato.
Facile dunque ipotizzare un nuovo acquisto, o forse due, nel mercato di gennaio. Il sestetto piemontese soffre sia al palleggio sia in posto 4 e saranno probabilmente queste due le aggiunte che porterà la pausa natalizia.
Per Noemi Signorile, quindi, continua il periodo nero che l'ha vista rinunciare all'azzurro e che adesso la potrebbe portare lontano da Novara. La speranza - e l'augurio - è che Noemi possa ritrovare la serenità necessaria per dimostrare in campo il suo valore.
Intanto la società preme per mettere in campo la giovane seconda palleggiatrice, Francesca Bosio. Pedullà, invece, intende dare piena fiducia a Noemi.