Nella terza giornata di Superlega A1, oltre al big match tra Trento e Perugia, si giocano molte partite interessanti che vedono le vittorie di Modena, Verona, Lube, CMC Romagna e Padova.

Iniziamo dalla capolista DHL Modena che batte la Revivre Milano con un netto 3-0. Match caratterizzato da alcune assenze come quella di Ngapeth e Skrimov, ma mentre Modena dimostra di avere giocatori che possono sopperire a qualche assenza dei titolari, Milano mette in mostra tutti i suoi limiti, ai quali si aggiunge anche la scelta di tenere fuori Sottile, probabilmente perchè si sta già pensando di ricorrere al mercato. Dunque Modena schiera la diagonale Bruno/ Vettori, Nikic e Petric in banda, Piano e Saatkamp centrali e Rossini libero; Milano schiera Sbertoli/ Milushev, Russomanno e Baranek in banda, Alletti e Burgsthaler centrali e Tosi libero. Partita che scorre veloce, con Milano che non riesce mai ad impensierire Modena, che trova in Vettori e Petric due bocche da fuoco implacabili, ed anche il muro e il servizio funzionano. Milano invece non riesce a trovare buone soluzioni, se non nel secondo set che alla fine risulta essere quello più equilibrato, almeno nel punteggio (25-21). Il terzo set è ancor di più a senso unico, con Bruno che serve con regolarità un Vettori straripante: Modena lo chiude 25-12. Altro 3-0 in pochi giorni per Modena e anche il primato.

L'altra capolista Calzedonia Verona ha la meglio al tie-break su Molfetta che disputa una gara di grande sacrificio, mettendo in mostra un volley semplice ma efficace, che da filo da torcere ai favoriti veronesi. Giani schiera la diagonale Baranowicz/ Starovic, Kovacevic e Sander in banda, Anzani e Zingel al centro e Pesaresi libero. Molfetta invece va in campo con la diagonale Hierrezuelo/ Hernandez, Randazzo e Joao Rafael in banda, Candellaro e Barone al centro e De Pandis libero. Primo set a favore di Verona (25-22), molto efficace in attacco ed in difesa, con Starovic, Sander e Kovacevic in bella evidenza. Secondo set completamente diverso dove Hernandez e Joao Rafael mettono in difficoltà la difesa di Verona e permettono a Molfetta di aggiudicarsi il parziale per 25-22. Anche il terzo set appare equilibrato, ma verso la metà Verona riesce a trovare l'allungo decisivo che le permette di aggiudicarsi il parziale 25-19. Quarto set equilibrato ma che vede la reazione di Molfetta, che, grazie ai servizi di Hernandez e Joao Rafael, mette in difficoltà Verona e riesce ad aggiudicarsi il parziale 25-20. Si va dunque al tie-break con Molfetta avanti al primo time out tecnico, ma Verona riesce a scuotersi grazie a un muro di Gitto, e un altro muro di Anzani regala ai veneti la vittoria sul 16-14. Da sottolineare il 73% in attacco di Kovacevic per Verona.

Dietro le due capoliste Modena e Verona, staccata di un punto, troviamo la Lube Civitanova Marche, anch'essa vincente al tie-break contro un'ottima Ninfa Latina. Partita da amarcord per Blengini, fino all'anno scorso allenatore dei pontini. Lube sempre senza Kovar, Cebulj e Miljkovic, perciò Blengini schiera la diagonale Christenson/Sabbi, Parodi e Juantorena in banda, Podrascanin e Stankovic al centro, Grebennikov libero. Placì schiera la diagonale Boninfante/Pavlov, Sket e Maruotti in banda, Yosifov e Mattei centrali, Romiti libero. Il primo set vede la buona partenza di Latina, ma la Lube reagisce grazie a Podrascanin e alla regia di Christenson per il 25-20. Il secondo set è l'opposto del primo; è la Lube a partire forte grazie a Sabbi, ma Latina riesce a rifarsi sotto grazie a un grande Pavlov e a Rossi per il 25-23. Terzo set molto combattuto, con la Lube che riesce a portarsi avanti 12-8, ma si trova davanti l'ottima difesa di Latina che punto a punto si rifa sotto e trova un Rossi monumentale a muro nella fase calda del set che va a Latina per 25-23. Nel quarto set la Lube si presenta con Gabriele per Parodi, e quest'ingresso risulta decisivo per il servizio marchigiano, con la Lube che scappa ancora avanti 19-15, ma Latina grazie alla difesa riesce a recuperare ancora la parità, ma a questo punto un errore in attacco e un muro subito consentono alla Lube di ottenere quel break sufficiente a farle vincere il set 25-23. Si va al tie- break, combattutissimo fino al 12-11, quando la Lube con Christenson e Juantorena scava un break per chiudere set e partits sul 15-11. Buone percetuali in attacco per la Lube, ma anche tanti errori; da sottolineare i 21 muri vincenti per Latina.

Trova la sua prima vittoria la CMC Romagna in trasferta a Monza. Il coach monzese Vacondio schiera la diagonale Jovovic/Renan, Galliani e Rousseaux in banda, Verhees e Beretta al centro, e Rizzo libero. Kantor schiera per la CMC la diagonale Cavanna/Torres, Van Garderen e Koumentakis schiacciatori, Mengozzi e Polo centrali e Bari libero. Primo set molto equilibrato, con Monza che si porta avanti di tre e mantiene il vantaggio fino a metà parziale, quando subisce un break di 5-0 dalla CMC, che non è, però, sufficiente a chiudere subito il set perchè Monza riesce a portarsi sul 25-24 prima che Mengozzi e Torres ribaltino ancora la situazione e chiudano 28-26 per la CMC. Il secondo set segue la falsariga del primo, con Monza ancora avanti, la CMC che rimonta e sembra poter chiudere il set (sembrava decisivo un rosso a Jovovic), Monza che recupera ancora ( stavolta con Galliani e Jovovic) e la CMC che riesce ad essere più lucida nel finale e chiude il set 25-23. Terzo set equilibrato ed in parità fino al 7 pari, poi Monza riesce a scavare un break di 4 punti ma la CMC è capace di portarsi ancora sul 16 pari; a questo punto, Monza sembra aver imparato la lezione dai sei precedenti e riesce a chiudere sul 25-22. Anche il quarto set è in equilibrio fino al 7 pari, poi la CMC riesce ad allungare sul 14-9, ma Monza riesce a recuperare fino al meno 1; per la CMC sale in cattedra Koumentakis, davvero efficace in questo set, che concretizza un break di tre punti. E' la svolta del set perchè Monza non riesce a reagire e sbaglia con Renan nei momenti decisivi consegnando set e match alla CMC per 25-19.

L'ultima partita di giornata è quella tra la Toniazzo Padova e la LPR Piacenza, che vede la prima vittoria in campionato dei patavini per di più in trasferta su un campo difficile come quello di Piacenza. L'Lpr Piacenza scende in campo con la diagonale Coscione/Luburic, Zlatanov e Perrin in banda, Kohut e Patriarca centrali e Manià libero. Padova schiera in campo la diagonale Orduna/Giannotti, Berger e Quiroga in banda, Volpato e Averill centrali e Balaso libero. Dopo che il monumento Papi è stato premiato per le sue mille partite da professionista inizia il match e Piacenza vola sulle ali dell'entusiasmo, portandosi nettamente avanti fin da subito, con un attacco che gira bene grazie a Zlatanov e e Luburic e chiude il primo set 25-17. Il secondo set è equilibrato fino alla sua metà, quando Piacenza riesce a piazzare un break grazie alle difese di Manià e agli attacchi di Zlatanov; Padova reagisce grazie al subentrato Berger che si rende protagonista di un break che porta addirittura in vantaggio la Tonazzo, preludio a un finale di set in volata risolta a proprio favore da Padova 25-23. Piacenza accusa il colpo e praticamente nel terzo set non gioca: attacco completamente bloccato e neanche la panchina è di aiuto; Padova si aggiudica il parziale per 25-15. Il quarto set è una battaglia punto a punto, con le due squadre che riescono a costruire break di massimo due punti che subito vengono annullati; nella seconda parte di set sono i muri a farla da padrone, ed il finale è ancora in volata: Piacenza è troppo fallosa al servizio, Padova no ed è proprio un ace di Quiroga a dare set e vittoria a Padova per 25-23. Sconfitta inaspettata ed amarissima per Piacenza che non ha saputo reagire alle difficoltà incontrate nel finale di secondo set; vittoria importante per Padova che finalmente trova i tre punti in campionato.

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About the author
Andrea Scipione
Dottore Magistrale in Giurisprudenza, grande passione per tutto lo sport e per la scrittura.In particolare seguo calcio, basket NBA ed europeo, volley, ciclismo, tennis, nuoto, rugby, sci alpino e nordico, biathlon.