Giovedì di Champions molto positivo per Trento e Modena, nei loro matches d'esordio in questa competizione; entrambe hanno vinto per 3-0 e hanno dimostrato di poter recitare un ruolo da protagoniste nel torneo.
La DHL Modena era impegnata a Lubiana contro l'ACH Volley, che già una volta le era stato fatale nella vecchia formula della CEV Cup. Lorenzetti parte con la diagonale Bruno/Vettori, Ngapeth e Nikic in banda, Saatkamp e PIano centrali e Rossini libero. L'allenatore degli sloveni Kotnik parte con la diagonale Satler/Mochalski, Walker e Flajs in banda, Kozamernic e Koncilja centrali, Plesko libero. Nel primo set parte molto meglio Modena che, grazie ai muri di Saatkamp e Piano, e al gioco molto fluido orchestrato da Bruno, scava un margine che dà l'illusione di poter chiudere il set con tranquillità ed in maniera veloce. Non è così perchè sul 24-21 per Modena si sveglia il muro sloveno, annullando tutti i set balls modenesi e portandosi avanti con Koncilja; ci pensano Bossi, Ngapeth e Vettori a riportare Modena in parità e ad aggiudicarsi il set per 27-25. Il finale di primo set è stato certamente il momento più complicato per Modena, e forse, l'unico momento davvero equilibrato del match.
Infatti Modena capisce che deve sempre spingere al massimo senza rilassarsi, e così parte forte anche nel secondo set, dove risulta un fattore determinante il servizio emiliano che mette in crisi la ricezione slovena e non le permette di costruire valide soluzioni in attacco. Bruno continua a distribuire il gioco in maniera unifrome tra tutti i suoi compagni e Modena vola avanti nettamente ad ogni pausa tecnica fino al 25-17 finale. Il terzo set è l'esatta copia del secondo, con Modena ancora avanti nettamente e l'ACH Volley che non riesce a trovare soluzioni efficaci in attacco e anche in difesa. Bruno continua a disegnare volley per tutti, e ciò viene rispecchiato anche dal tabellino dove tutti i titolari di Modena hanno quasi gli stessi numeri in attacco; così anche il terzo set si chiude 25-17 per gli emiliani che volano in testa al girone insieme al Gdansk. Davvero un ottimo esordio per i ragazzi di Lorenzetti, soprattutto dal punto di vista del gioco.
La Diatec Trento invece tornava a giocare in Champions League al PalaTrento dopo quasi due anni e di fronte aveva i belgi del Noliko allenati dall'italiano Giovanni Torchio. Stoychev schiera la diagonale Giannelli/Djuric, Lanza e Antonov in banda, Solè e Van de Voorde centrali e Colaci libero. Torchio invece schiera la diagonale Finoli/Pereyra, Wijsmans e Maan in banda, Bontje e Raymaekers centrali e Jona libero. Parte forte Trento nel primo set, portandosi avanti e riuscendo a costruire un break grazie al muro con Lanza e Solè; Giannelli distribuisce bene il gioco, e Trento mantiene le distanze di sicurezza con il Noliko fino al 15-12 del primo set quando ancora un muro di Lanza dà l'avvio ad un parziale per Trento che manda in confusione totale i belgi e permette a Trento di chiudere il set sul 25-18. Il secondo set si apre così come si era chiuso il primo, vale a dire con Trento che si esalta a muro, stavolta con Van de Voorde, voglioso di far bella figura contro la sua vecchia squadra, e i belgi incapaci di arginare l'ondata trentina che da subito vola avanti molto nettamente. Trento può così mettersi in gestione del set, dove anche Djuric, al netto dei suoi problemi fisici, comincia a farsi vedere con contiuità in attacco; Colaci difende in formato World Cup e Lanza può chiudere comodamente sul 25-19 per i trentini.
Nel terzo set i belgi provano a stare al passo di Trento, che si rilassa un po e concede qualcosa di troppo; nonostante ciò i ragazzi di Stoychev riescono a costruire un parziale di 5-0, solo in parte ricucito da Wijsmans. E' l'ultimo sussulto belga perchè Trento scappa ancora via con un ottimo Djuric, alla fine MVP del match, e scava ancora quell'ampio margine di sicurezza che le permette di gestire con tranquillità il set e chiuderlo sul 25-21. Bella prova dei ragazzi di Stoychev che sono riusciti a trasformare in facile un match che alla vigilia era considerato delicato, soprattutto in ragione delle assenze per infortuni, di una condizione fisica ancora precaria in qualche protagonista, e al calendario molto fitto che concede poco tempo per allenarsi inisieme e affinare certi meccanismi. Invece Trento ha avuto ottime percentuali in attacco, dove Giannelli ha distribuito i palloni in maniera perfetta, ha avuto tanto dal muro, e in difesa si è esaltato Colaci che riusciva ad arrivare su ogni palla. Per questa Champions bisogna fare i conti anche con Trento.