Alla vigilia degli ottavi di finale di domani che vedranno l'Italia sfidare la Croazia, appare opportuno tracciare un primo bilancio sul girone disputato dalle Azzurre.

L'Italia chiude al secondo posto il girone dietro all'Olanda e davanti a Polonia e Slovenia con due vittorie e una sconfitta. La storia del girone dice che l'andamento dell'Italia va diviso tra le prime due partite e l'ultima, quella che ha visto l'Olanda prevalere su di noi. Infatti i primi due match erano quelli con un livello di difficoltà leggermente inferiore rispetto a quello con le padroni di casa olandesi che si sapeva essere decisivo per la conquista del primo posto e quindi dell'accesso diretto ai quarti di finale.

Nelle prime due partite infatti abbiamo visto tutte le qualità positive delle Azzurre: il gioco in attacco è stato abbastanza fluido con una buona regia di Eleonora Lo Bianco, la difesa ha ben funzionato soprattutto in fase di ricostruzione del gioco, comportando quindi una maggiore possibilità di attaccare, ed anche il muro si è ben comportato, trovando in Guiggi (contro la Polonia) e in Chirichella ( contro la Slovenia) due interpreti di questo fondamentale di livello assoluto. Si è vista anche la capacità del gruppo di supportare le difficoltà dei singoli: nel primo match contro la Polonia Chirichella e Del Core sono sembrate non al loro meglio, ma Arrighetti e le Bosetti hanno saputo dare il loro contributo, così anche la Sorokaite si è dimostrata essere un buon cambio.

Ma nei primi due match, vinti entrambi 3-1, sono apparsi anche quei campanelli d'allarme che poi si sono tradotti nella sconfitta di ieri con l'Olanda. Anche contro Polonia e Slovenia si è notata una scarsa continuità in battuta, con una tendenza all'errore troppo frequente, soprattutto in alcuni momenti chiave del match ( ad es. il terzo set con la Slovenia, dove con due match point a disposizione abbiamo sbagliato il servizio sul primo rimettendo in corsa le avversarie); e si è visto anche che, senza il giusto approccio mentale e un livello di concentrazione alto, si possono subire dei parziali da chiunque. Ma dopo Polonia e Slovenia erano infinitamente di più le indicazioni positive giunte dal campo.

Purtroppo tutt'altra storia è stata la partita di ieri con l'Olanda, dove in realtà c'è poco da commentare: le Olandesi ci sono state superiori in ogni fondamentale. Il loro attacco funzionava benissimo, approfittando del nostro muro che era quasi sempre piazzzato in modo disunito, e la loro difesa è stata sempre miracolosa e ha mandato in crisi, soprattutto di pazienza, il nostro attacco; se a questo si aggiunge un servizio troppo falloso, ecco spiegata la sconfitta 3-0. Quello che è emerso ieri ed è l'aspetto sul quale lavorare è stata quasi l'arrendevolezza delle Azzurre, l'incapacità di reagire lucidamente alla difficoltà. Invece sono state travolte dall'entusiasmo e dall'energia olandese, senza avere la pazienza di insistere sui loro fondamentali, sulle loro qualità che pure ci sono. Questo è l'aspetto sul quale lavorare, prima ancora che su quello tecnico che non è certo inferiore a nessuno. Del Core oggi parlava di "metterci il cuore": ha ragione ed è proprio da qui che si può ripartire per arrivare a qualcosa di importante. L'Italia di ieri è stata troppo brutta per essere vera, e sono convinto si tratti di un episodio. Confido nel lavoro di Bonitta, soprattutto da un punto di vista psicologico; ieri hanno capito cosa non devono fare e cosa non devono ripetere se non vogliono tornare a casa prima del tempo. Anche gli USA agli scorsi Mondiali persero una partita 3-0 e poi andarono a vincere la competizione: partite come quelle di ieri possono essere un mattone su cui costruire qualcosa di importante perchè tutto il gruppo può imparare tantissimo e cementarsi ancora di più. L'aspetto tecnico non è in discussione perchè sono arrivati segnali positivi da parte di tutte le giocatrici. Con la Croazia sono sicuro arriverà il pronto riscatto e le Azzurre inizieranno un nuovo cammino europeo, che purtroppo le vedrà nella parte più difficile del tabellone, ma in fondo anche questo può essere un stimolo a tirare fuori sempre il meglio di sè e a dimostrare che tutte loro possono stare ad alti livelli.