Sta per cominciare una nuova era per la nazionale maschile di pallavolo. Si attende da Roma ancora un comunicato ufficiale della Fipav, ma sembra che Mauro Berruto si sia dimesso da commissario tecnico dell'Italia. Il suo posto lo prenderà probabilmente quello che era il suo vice, Gianlorenzo Blengini. Si passa da un piemontese ad un altro.
L'era Berruto si è conclusa nel peggiore dei modi, con la perdita del controllo della situazione all'interno del gruppo azzurro. La goccia che ha fatto traboccare il vaso dopo il disastroso Mondiale polacco dello scorso anno, chiuso al tredicesimo posto, è stata la cacciata di Zaytsev, Travica, Sabbi e Randazzo dal ritiro azzurro prima della Final Six di World League, poi terminata al quinto posto. Mauro Berruto non è riuscito a fare in modo che l'Italia facesse un salto di qualità dal punto di vista del gioco e dei risultati. Purtroppo la sua esperienza da tecnico azzurro è stata il rimpianto per le occasioni perdute. Nello specifico potremmo partire dalla finale dell'Europeo 2011 persa contro una Serbia ampiamente alla nostra portata, con la Russia fuori dai giochi. Un altra partita che avrebbe potuto essere giocata meglio è stata la semifinale olimpica di Londra 2012. Le prime crepe in seno al gruppo azzurro si sono avvertite dopo la finale di Copenaghen degli Europei 2013. Berruto ha pagato a caro prezzo l'insistere su certi giocatori come ad esempio Travica in palleggio e il bruciarne altri, che magari avrebbero potuto essere utili alla causa azzurra come Vermiglio e Baranowicz. Non si è capito il nuovo spostamento di Ivan Zaytsev da opposto a schiacciatore. Le polemiche post World League avvenute attraverso i giornali tra il presidente Fipav Carlo Magri e l'ex capitano azzurro Franco Bertoli sono state altre pagine nere per il movimento pallavolistico azzurro. Poi è intervenuto pure il presidente della Trentino Volley Diego Mosna a caldeggiare la candidatura di Stoytchev al posto di Berruto. Lo stesso Berruto ha forse capito che era meglio farsi da parte per il bene del volley azzurro.
Ora il suo successore avrà il delicato compito di rimettere assieme i cocci del disastro, ricompattare l'ambiente e centrare la qualificazione a Rio 2016, facendo bella figura alla prossima Coppa del Mondo in programma in Giappone dall'8 al 23 settembre. C'è ora da rispondere a delle domande. Il presidente federale Magri da sempre ostile al doppio incarico per un allenatore, permetterà a Blengini di guidare sia la nazionale che la Lube? Il presidente della Lega maschile Albino Massacesi fa parte della stessa Lube, occorre ricordare? I 4 giocatori cacciati dalla nazionale verranno reintegrati? Quali saranno le convocazioni per il collegiale azzuro in programma a Cavalese dal 1 agosto?Basteranno il cambio in panchina e l'arrivo di Osmany Juantorena a calmare le acque agitate e migliorare il gioco azzurro? Solo il tempo e il campo giudice sovrano ci diranno la verità.