L'Italia di Marco Bonitta nella seconda partita valida per il terzo weekend del World Grand Prix di volley femminile, ha ceduto alla Russia di Marinchev. Nonostante la sconfitta è comunque arrivata per le azzurre la qualificazione alla Final Six, in programma tra 2 settimane a Omaha, Usa, in Nebraska.
La Russia è partita meglio, rivelandosi devastante a muro. Le nostre avversarie hanno scavato il solco decisivo nel primo parziale con il servizio della numero 10 Kosianenko. Il tentativo di rimonta dell'Italia sotto i colpi di Caterina Bosetti è stato respinto dalla Russia, con Marinchev che ha fatto alzare dalla panchina l'opposta Obmochaeva Goncharova. Nel secondo parziale l'Italia ha sistemato le cose in ricezione ed a muro, sporcando moltissimi palloni. Monica De Gennaro da questo set in avanti è andata in crescendo, difendendo di tutto e anche di più, dimostrando agli scettici che il titolo di miglior libero degli scorsi Mondiali non l'aveva ottenuto per caso. Sotto i colpi della stessa Bosetti e dell'opposta Sorokaite l'Italia ha pareggiato i conti.
Il rammarico più grande è per le occasioni sprecate nel terzo e nel quarto parziale. Le azzurre nel primo caso hanno viaggiato spalla a spalla con le avversarie, salvo poi smarrirsi proprio nel finale. Per le russe è stata la già citata Obmochaeva a togliere le castagne dal fuoco. Nel secondo caso l'Italia ha sciupato diversi punti di vantaggio dopo il secondo timeout tecnico.
Nonostante la sconfitta abbiamo visto in posto 4 una Valentina Tirozzi che entrata nel secondo set al posto di Lucia Bosetti, dopo un inizio timido pian piano si è sciolta, mettendo a terra palloni importanti. Solo attraverso il costante confronto con le maggiori potenze del volley, questa squadra potrà crescere. Registe come Ofelia Malinov e Alessia Orro sono il nostro futuro, così come la schiacciatrice Paola Egonu. Il fatto che possano giocare in serie A1 con il Club Italia le aiuterà a maturare. Domani l'Italia alle ore 19.50 sfiderà il Brasile sempre al PalaCatania, con diretta su Raisport 2.