La marcia azzurra si interrompe al cospetto del muro polacco. I campioni del mondo mettono a nudo le attuali difficoltà della nostra nazionale. Non basta, in questa occasione, lasciare sul parquet di Rio sudore e coraggio, perché l'avversario di turno è di caratura elevata. Kublak e Kurek cancellano i sogni azzurri e la qualificazione alla semifinale è ora appesa a un successo polacco con la Serbia. La partita termina con il punteggio di 3-1 in favore della Polonia, con gli azzurri sugli scudi solo nel terzo parziale, grazie alle mosse tattiche di Berruto e a un naturale calo dei nostri rivali di giornata.
L'Italia soffre fin dalle prime battute e ben presto si ritrova in pesante svantaggio - 2-10 - la Polonia domina le varie fasi di gioco e costringe il Ct a cercare contromisure allo strapotere altrui. Anzani rileva, al centro, Mengozzi, mentre Antonov prende il posto della novità di giornata, Jacopo Massari. Un maggior equilibrio segna il secondo parziale, ma nel momento clou, dopo un assolo azzurro firmato Vettori (15-12), esce la Polonia, trascinata da Kurek, devastante al servizio. Due set a zero, 25-15 27-25, Italia a un passo dal baratro.
Berruto ottiene comunque risposte dai nuovi innesti e conferma il sestetto nel terzo set, è il miglior momento azzurro. L'Italia è sul 16-7 al secondo time-out tecnico, Saitta chiude la porta alla Polonia e riaccende la speranza (25-20). Il colpo azzurro dura poco, perché anche la Polonia trova aggiustamenti importanti, con Mika e Mozdzonek. Il muro di Giannelli mette l'Italia in scia, sull'8-9, ma è la quiete prima della scarica polacca. 25-20, scacco matto. Berruto attende un favore dai campioni del mondo, una vittoria con la Serbia per spingere avanti l'Italia.