Federica Pellegrini e Filippo Magnini, a Riccione è la coppia più glamour del nuoto a contagiare l'ultima giornata in vasca da 50 metri. Federica si diverte nei 50 stile, timbra un buon crono al mattino e si migliora in finale, mantenendo quindi in quota la condizione per continuare uno sviluppo teso a rafforzare la prima parte di gara nei 200. Il titolo va a Silvia Di Petro, 25"04, davanti a Biondani e Ferraioli. Filippo invece rafforza il patto col diavolo e a 33 anni si riprende i 200, in una gara di buon contenuto agonistico che vede il due volte campione del mondo dei 100 rientrare di forza su Belotti. 1'48"22 Pippo, tre decimi meno di Belotti, terzo D'Arrigo.
Resiste il primato nei 100 rana di Ilaria Scarcella, Arianna Castiglioni vince, ma si ferma a 1'07"55. La primatista italiana giunge un decimo dietro. due gare di tenore opposto, con la Scarcella a forzare i primi 50 e la Castiglioni, lenta al passaggio, a "sfogare" la sua rana nei secondi 50. Pavone conferma quando di buono fatto in batteria e conquista i 200 delfino, 1'58"03, mentre un centesimo divide Sabbioni, 24"99, da Bonacchi nei 50 dorso.
Duello spalla a spalla negli 800 al femminile. Aurora Ponselé, già campionessa nella distanza più lunga, quella dei 1500, cede alla progressione di Diletta Carli e si "accontenta" della seconda posizione. Per la Carli miglior crono personale a 8'31"54. Pizzini 2'10"97 nei 200 rana, 200 misti, al femminile, a Luisa Trombetti, che, dopo l'argento nei quattro, dietro a Stefania Pirozzi, si mette al collo il metallo più pregiato. 2'13"42 il tempo finale.