Abbiamo un fenomeno vero, un campione assoluto. Gregorio Paltrinieri, ragazzo di una semplicità disarmante, scuote le acque di Riccione, vola per 1500 metri, con un ritmo cadenzato, un orologio che marchia l'acqua, si nota solo una leggera accelerazione nel tratto finale, in solitaria, con decine di metri di vantaggio, al tocco è 14'43"87, quanto basta per scalzare il giovane Horton dal primo posto mondiale. La sfida è lanciata, verso Kazan, in ottica Rio, aspettando il rientrante Sun e potenziali avversari. Paltrinieri sorride, si dice soddisfatto per il lavoro fatto fin qui, dispiaciuto per il crono stampato prima negli 800 e poi nei 400, poi quasi senza forzare timbra un tempo non lontano dal record europeo dei 1500, stabilito dallo stesso Gregorio a Berlino. La forza della semplicità.
Chi sembra avere qualche sassolino da togliere dalle scarpe è Federica Pellegrini. Al mattino, va forte, da subito. Mette a segno un riferimento che vale la rassegna iridata, 1'56"51, ampiamente al di sotto di quanto fatto in prima frazione di staffetta. Al pomeriggio niente finale, decisione in accordo col tecnico, Giunta. Pressione eccessiva, qualche voce poco gradita. Federica va forte, ma vuol lanciare un segnale. Un segnale che arriva anche in chiusura, quando nella 4x100 mista, per l'Aniene, va a 53"65 lanciato (4'01"64 record di società). Niente Pellegrini, ma un'Italia che cresce nei 200 a livello individuale. Alice Mizzau conferma la forma palesata nei 400 e trova il pass a 1'57"37, alle sue spalle Masini Luccetti e Musso.
Marco Orsi è il numero uno, attuale, della velocità al maschile. Orsi bissa i 100, con un 50 che non soddisfa pienamente a livello cronometrico, 22"07, ma porta comunque al biglietto per la Russia. I 200 misti sono di Turrini, 1'59"90, con le Fiamme Oro al primato nella 4x100 mista. Orsi in chiusura a 47"60.
Al femminile, da registrare il terzo tempo di sempre per Arianna Castiglioni nei 50 rana. Il 31"15 dei Primaverili lancia la miglior ranista italiana al mondiale. A 3 centesimi la Carraro. 50 dorso, infine, ad Arianna Barbieri. 28"44, 17 centesimi meglio della Gemo, completa il podio la Letrari.