A 26 anni, dopo aver vinto tutto e strabiliato il mondo, può subentrare una sorta di involontaria assuefazione, la voglia di fare altro, non solo di nuotare e vincere. La pressione comincia a diventare fastidiosa e le critiche si addensano, perché quando sei la numero uno devi dimostrarlo ogni volta che ti lanci in acqua, qual che sia il palcoscenico. Federica Pellegrini lancia un grido d'allarme, un pensiero da non sottovalutare in ottica mondiale e soprattutto olimpica. La distanza da Rio induce all'ottimismo, la Pellegrini ha il tempo giusto per ricaricare le batterie, concentrarsi su se stessa e tornare la Federica Pellegrini di sempre. Ai Primaverili, il primo assaggio dei suoi 200. L'Aniene vince col record italiano, 8'01"02 e la Pellegrini corre, insolitamente, in prima frazione per provare la gara e il tempo. Sull'acqua è bellissima, lunga, per 100 metri perfetta, l'azione cala nella seconda metà, quando la presa è meno forte e il cronometro segna un 1'56 alto, tempo che non entusiasma, ma da cui ripartire.
Restando in tema staffetta, applausi per i velocisti azzurri. Le Fiamme Oro, prive di Spadaro, riescono a respingere l'assalto del Team Lombardia, grazie al 47"3 lanciato di Marco Orsi, in un remake della finale individuale, con Magnini a duellare con Orsi. Da segnalare i tempi di Dotto e Santucci in prima, 48"40 e 48"84, in ottica 4x100 mondiale un bel messaggio.
Paltrinieri vince in scioltezza i 400, privi di D'Arrigo, fermato da un virus, e Detti. 3'49"30, bissato in sostanza il tempo del mattino. Mencarini compie una rimonta incredibile nei 200 dorso per saltare, di netto, Ciccarese. Per Mencarini 1'57"45, 3° tempo mai nuotato in Italia. Codia conquista i 50 farfalla, ma non trova il pass per Kazan, pass che invece raccoglie la Panziera nei 200 dorso. Manca il riferimento Pellegrini, 2'09"4 al mattino, ma Margherita imposta gara d'attacco e tocca in 2'09"63, quanto basta.
Ilaria Bianchi non migliora e resta sopra ai 58" nei 100 delfino. 58"26, davanti a Di Liddo e Tarzia. Reazione d'orgoglio della Pirozzi nei misti. Lancia la fuga a delfino, resiste al ritorno della Trombetti a rana e chiude con un grande 50 finale a stile. 4'39"45 per lei nei 400 misti, completa il podio Alessia Polieri.