Il secondo Super G della stagione, sulla pista francese di Val d‘Isere, celebra il trionfo dell’austriaca Goergl a 34 anni ancora una volta sul gradino più alto del podio. Lei che nel tempo ha saputo reinventarsi e adattarsi alle nuove tecniche, ai nuovi materiali, resta competitiva nonostante l’età e le agguerrite compagne di squadre. Ritrova il podio in Super G dopo l’ultima volta, a Cortina. Ed è la più vecchia a vincere una gara di Coppa del mondo, battendo Michaela Dorfmeister. Dopo il secondo posto in discesa, conquistato ieri in condivisione con Viktoria Rebensburg, riesce oggi ad ottenere il quindicesimo podio in carriera. Su una pista aritmica dal fondo compatto ma non molto duro, non molto aggressivo, l’austriaca riesce ad imprimere allo sci sempre molta direzione, lei che in gara ha un solo dictat, la cattiveria. Scesa con il pettorale numero 20, tra le migliori in specialità, arriva sul traguardo con soli 5 centesimi di vantaggio sulla connazionale Fenninger, in pista due numeri prima di lei. Per un vero testa a testa. La veterana contro la detentrice della coppa della mondo. Due vincenti. Oggi l’esperienza ha pagato di più.
E l’Austria gongola perché, dunque, anche il secondo posto veste i suoi colori. Anna Fenninger tiene infatti il podio fino alla fine riscattando l’undicesimo posto di ieri in discesa decisamente deludente per lei che è stata nettamente la migliore in prova. Ottava nel primo Super G della stagione, a Lake Louise, oggi con il pettorale numero 18 balza al comando con 18 centesimi sulla Gut in quel momento in testa. La bella austriaca è sempre molto leggera, delicata, elegante in ogni suo aspetto. Sempre precisa nel suo modo di sciare, riesce a sfruttare ogni centimetro di pista, mettendo in gioco perle di tecnica delicata. Non perfetta ma ottima nell’ingresso del bosco, punto ostico prima nella parte alta. È una prova che dà morale, dopo un inizio di stagione tra alti e bassi. Con il secondo posto odierno, rosicchia qualcosa alla slovena Maze, leader in classifica generale oggi un gradino più in basso di lei.
Proprio la Maze torna a sorridere dopo il settimo posto ottenuto in discesa che tanto malumore aveva generato ieri. Sappiamo della potenza e della velocità che la fuoriclasse riesce ad imprimere agli sci ma oggi non è bastato per scalzare le due austriache dai gradini più alti del podio. Distacchi davvero contenuti, soli 13 centesimi dalla Goergl, 8 dalla Fenninger. La slovena consolida la propria leadership in classifica generale portandosi terza in quella di specialità.
Menzione d’onore merita l’ottima prova della nostra Nadia Fanchini, quinta. L’azzurra, scesa con il pettorale numero 15, è perfetta. Unica pecca, la sbavatura nel fatidico curvone ad ingresso del bosco che tanti problemi ha creato a molte atlete. Per il resto, Nadia c’è. Incisiva, scorrevole, fluida come non si vedeva da qualche tempo. Sembra essere tornata. Lei che troppe volte è vittima di se stessa oggi si regala un gran sorriso. Nadia recupera tantissimo, negli ultimi due intermedi, a tutte. Se non fosse stata per quella sbavatura forse poteva esser podio. Ma poco importa, è un quinto posto preziosissimo. L’azzurra riesce a portarsi momentaneamente al comando scalzando un’ottima Mancuso in quel momento al leader corner. La gioia dura però poco, il tempo della prova della Gut che con il pettorale numero 16, dopo la vittoria a Lake Louise nel primo Super G, scende da favorita. La svizzera, ieri quarta in discesa, sembra aver finalmente ritrovato il proprio assetto ed è infatti la prima ad impostare il famoso passaggio ad ingresso bosco con estrema lucidità e riuscendo a recuperare il gap che aveva al primo intermedio proprio sulla Fanchini. Il vantaggio al traguardo sull’azzurra è di soli 10 centesimi, a dimostrazione dell’ottima prova della nostra atleta. La Gut chiuderà dunque quarta anche oggi.
La pista miete vittime illustri: la Rebensburg, ieri seconda, la Suter, Tina Weirather ancora alla ricerca della plasticità che la caratterizza, Fischbacher, Kajsa Kling ma soprattutto Lindsey Vonn.
L’americana, vincitrice ieri in discesa, oggi arriva dritta proprio in uscita dal bosco finendo a terra per un momento di apprensione generale salvo poi tirarsi su senza conseguenze. Nonostante l’uscita, la vittoria di ieri e i rispettivi 100 punti ottenuti le valgono il terzo posto in classifica generale. Peccato, poteva essere record di vittorie, 62. Sesta l’altra americana, Julia Mancuso. Settima la nostra Daniela Merighetti. Dopo il buon nono posto di ieri in discesa, la migliore delle azzurre, la veterana chiude a 90 centesimi dalla Goergl. Dopo un inizio stentato, la Merighetti carbura nel tratto finale imprimendo molta fluidità agli sci. Ancora un’ottima prova per lei.
Ottava un’altra austriaca, la giovane Huetter, nona la campionessa olimpica di discesa Dominique Gisin, decima la francese Marchand-Arvier.
È una buona giornata per i colori azzurri: oltre ai due piazzamenti di prestigio nelle dieci di Nadia Fanchini e di Daniela Merighetti, troviamo altre quattro azzurre nelle 20. Quattordicesima Verena Stuffer, 16esima un’ottima Elena Curtoni visti i problemi fisici, 18esima Elena Fanchini bravissima con il pettorale 53 e 19esima Francesca Marsaglia. Fuori invece Joanna Schnarf e Sofia Goggia.
La classifica generale vede in testa Tina Maze con 656 punti, seguita da Anna Fenninger a quota 407 e da Lindsey Vonn ferma a 312. Per quanto riguarda la classifica di specialità, Lara Gut con i 50 punti di oggi si porta a 150, tiene il passo la vincitrice Elisabeth Goergl a 122, chiude la classifica Tina Maze a 120.