La classe di Martin Fourcade, l'eleganza sci ai piedi e carabina alla mano dell'attuale signore del biathlon regala momenti di spettacolo nella tappa d'apertura della nuova stagione. Il biathlon accoglie la carovana con una staffetta mista chiamata a mostrare i reali valori in campo. Assenze pesanti, ma adrenalina assicurata. La Francia si difende, con Bescond, Chevalier e S.Fourcade, fino all'avvento del campionissimo. Martin rientra, controlla e saluta. Tutto secondo copione, quasi a cancellare gli errori del passato, qui, a Oestersund.
Convincente la Norvegia. Una squadra B quella schierata dagli allenatori scandinavi, senza i mostri sacri Bjoerndalen - Svendsen, con Solemdal malissimo al lancio. Una gara di rincorsa, confezionata da Eckhoff, Christiansen e Birkeland.
Chiude il podio la Germania, davanti all'Ucraina. Sensazioni positive in casa Italia. Con Wierer ai box, il quartetto azzurro gioca al tavolo dei grandi per oltre due frazioni, fino al poligono in piedi che condanna, in terza, Dominik Windisch. Bene le nostre punte, Oberhofer e Hofer.
Staffetta e quindi tensione, sorprese. Anche i più forti, i più abili a gestire la tensione possono crollare. Chiedere alla Slovenia, chidere a Fak, uomo da medaglie importanti. A secco anche Repubblica Ceca e Russia. Un antipasto sì, ma già succulento.
Ordine d'arrivo:
1. FRANCIA [FRA] (0+11) 1:15'05"5
2. NORVEGIA [NOR] (1+11) a 0"2
3. GERMANIA [GER] (0+9) a 0"2
4. UCRAINA [UKR] (0+14) a 31"6
5. ITALIA [ITA] (2+9) a 45"2
6. SLOVENIA [SLO] (1+9) a 45"5