Affogare per poi riemrgere e sfiorare l'impresa. L'Italia stasera bifronte del volley chiude senza medaglie un Mondiale comunque meraviglioso. Troppo contratte nei primi due set, leonine nel terzo e nel quarto prima del tie-break che lancia le sud-americane verso il bronzo. Al Forum finisce 3-2 (25-15, 25-13, 22-25, 22-25, 15-7).
Dimenticare la serata di ieri e provare a strappare un bronzo che saprebbe comunque di grande impresa. Il Fila Forum di Milano è il solito catino ribollente di passione azzurra per le meravigliose ragazze di Bonitta e, al netto di qualche spiacevole episodio di fischi all'indirizzo delle avversarie, sostiene con grande passione le italiane. Malgrado ciò, le azzurre sembrano deconcentrate e ancora con la testa ferma a ieri sera. L'urgano cinese, nel suo passaggio, ha probabilmente minato l'entusiasmo contagioso che aveva spinto la truppa italiana fino alle porte del sogno.
Dall'altra parte c'è un Brasile affamato, sicuramente deluso di fronte all'idea di giocarsi "solo" il bronzo, ma fermamente determinato a portarselo a casa a ogni costo. I primi due set sono sinfonia verde-oro, e per l'Italia è notte fonda: 25-15 e 25-12 sono parziali durissimi da digerire. Qualcosa cambia invece nel terzo set: l'Italia si aggrappa all'orgoglio delle veterane, De Gennaro prende tutto quello le avversarie le recapitano, Diouf comincia a cannoneggiare e mietere punti su punti. La truppa di Bonitta si accende, e pian piano comincia a risalire, a mettere in difficoltà le avversarie. Che dal canto loro non mollano un centimetro, risalgono una piccola montagnola di -5 punti e costringono le azzurre a sudare le sette camicie per chiudere il set.
All'inizio del quarto set, però, la musica sembra essere tornata quella di inizio partita: il Brasile innesta il turbo e scappa fino all'8-2. Ma stavolta l'Italia risponde presente allo stimolo, e - nel delirio di un Forum toranto a sostenere a gran voce le proprie beniamine -risale, impegnando le avversarie in una feroce battaglia punto a punto fino al 22-22, il momento di rottura in cui sono le azzurre a piazzare la zampata decisiva, certificata da un muro imperiale di Cristina Chirichella.
Quella medaglia che sembrava sfumata dopo i primi due set, ora è lì, visibile. Tutta da giocare nel breve respiro di 15 punti. Ma purtroppo l'equilibrio dura poco, fino al 4-4. E' qui che Thaisa e compagne piazzano l'allungo decisivo, quello che garantisce loro la presenza nella foto ricordo sul podio iridato di Italia 2014.