Inutile negarlo, l'attesa era per la doppia sfida con Giappone e Cina. Non potevano spaventare due squadre orgogliose, ma tecnicamente non all'altezza, come Belgio e Azerbaigian. La partita con le nipponiche conferma le sensazioni raccolte fin qui nella rassegna iridata. L'Italia è prima di tutto squadra. Trova, in ogni incontro, il giusto ingranaggio per risolvere situazioni complicate. Il primo parziale risulta decisivo, perché le azzurre non crollano di fronte alla difesa nipponica. La capacità delle asiatiche di sporcare ogni pallone, rendendo ogni punto un inferno, è proverbiale. L'Italia attacca e attacca ancora, senza perdere la testa. Del Core è una meraviglia e Bonitta, con lo stesso sestetto visto contro il Belgio al via, spezza l'incantesimo ricorrendo all'esuberanza della giovane Diouf. La battuta tattica di Velantina stronca le giapponesi e lancia l'Italia.
I due parziali successivi sono meno combattuti, quasi a senso unico. Il Giappone alza bandiera bianca, l'Italia conquista ben più del punto necessario per accedere alla terza fase. Un tre a zero senza se e senza ma, una vittoria netta che lancia un messaggio anche a squadre che dall'altra parte stanno alzando la voce. Resta in bilico la prima piazza. La Cina supera 3-2 la Repubblica Dominicana e vede le azzurre appaiate in quota. Decide lo scontro diretto di domani. Chi vince evita Brasile o Stati Uniti, chi vince può trovare sulla strada una terza classificata. Certamente un match sulla carta più abbordabile, non certo facile.
Con cinque squadre già sicure del proseguo nel torneo - Italia, Cina, Rep.Dominicana, Brasile e Stati Uniti - resta ora un ultimo posto. Se lo contendono Serbia e Russia.
Questi i parziali di Italia - Giappone: 25-23, 25-20, 25-19.