Questa volta il cuore non basta, perché di fronte abbiamo una squadra destinata a stupire, per talento e prestanza fisica. La Repubblica Domenicana batte l'Italia al tie-break, mostrando al mondo l'incredibile classe di Betania De La Cruz e le difese sontuose di Brenda Castillo. Senza Costagrande - problema alla caviglia - con una Del Core eroica, dopo il problema nel secondo set, l'Italia mostra qualche limite tattico, dimenticando i giochi al centro, con Chirichella e Arrighetti mal sfruttate. Bene Caterina Bosetti, a tratti devastante Centoni, ancora assente Piccinini. L'Italia parte, nella seconda fase, con sette punti, frutto di due vittorie su Croazia e Germania, e una sconfitta, con la Repubblica Domenicana. Ora gli appuntamenti con Azerbaigian e Belgio. A Bari vietato fallire. Questo il punteggio finale di Italia - Repubblica Domenicana: 15-25, 25-16, 21-25, 25-16, 8-15.

Per un set e mezzo una sola squadra in campo. Il pessimo approccio condanna le azzurre, con Piccinini e Del Core murate in avvio. Mambru crea il break al servizio, con un'Italia disattenta in ricezione. Le creazioni di Rivera cadono, sempre, nel campo azzurro. Perfidi pallonetti a punire la disposizione della nostra difesa. Al secondo time-out è già 16-7 con Piccinini a lasciare campo e spazio a Bosetti. Bonitta prova a inserire anche Centoni e Ferretti, ma non c'è partita. Cambia poco o nulla in avvio di secondo. De La Cruz sfonda a piacimento e a complicare le cose arriva la tegola Del Core. Antonella cade male e si tocca la caviglia. Panchina e fasciatura. Cambio obbligato e dentro Diouf. La scossa ravviva l'Italia che mette la testa avanti sul 16-14. Diouf e Centoni diventano incontenibili e la Repubblica Domenicana dimostra che, se attaccata, può sbagliare. 25-16. 

Con la partita in parità, si scorre sul filo dell'incertezza fino a metà terzo set, con un'Italia finalmente convincente in ricezione (splendide Lo Bianco e Bosetti in questo frangente). Piccinini torna per mettere a terra due palloni importanti e, a sorpresa, si rivede anche Del Core. Niente può però fermare lo strapotere di De La Cruz. Gioca a un'altezza proibita a molte, punendo ogni tentativo di difesa. 25-21. Bosetti mostra carattere da vendere e apre con attacco e muro il quarto. L'Italia scappa, ma non ha la forza per respingere la solita De La Cruz. Il muro di Chirichella, oggi in ombra, porta le azzurre sul 15-12. Qui è la classe di Del Core a trascinare l'ambiente. Con Diouf in battuta e Arrighetti a muro, l'Italia dilaga. 25-15.

Decide il tie-break e l'inizio segna, in maniera definitiva, la partita. Il 2-0 Italia è un'illusione. Diouf e Centoni vengono rispedite al mittente, Del Core mette una gran parallela per il meno tre, ma non può bastare. Sull'attacco fuori di Bosetti, esplode la gioia domenicana. L'Italia avanza, ma da oggi c'è un'avversaria in più, forse non continua, ma con un enorme potenziale.