L'approccio al Mondiale, l'avvicinamento alla fase iridata, aveva restituito certezze a Berruto e all'intero volley azzurro. Con il recupero di Kovar, l'Italia pareva aver trovato la giusta quadratura del cerchio per cancellare le difficoltà palesate in determinati frangenti di World League. In Polonia, invece, la storia cancella ogni segnale d'ottimismo, buttando al tappeto, calpestando, le speranze tricolore.
L'Italia cade per la terza volta in cinque gare e giunge alla seconda fase grazie alla sconfitta di Portorico, presentandosi nel girone composto da Serbia, Polonia, Argentina e Australia con soli due punti all'attivo. A salvare gli azzurri la rimonta con la Francia nella seconda uscita, ma restano diversi dubbi sulle possibilità di impresa di un gruppo che pare ogni giorno più alla deriva.
Contro gli USA la nostra nazionale conferma le difficoltà evidenti palesate contro Portorico e ancor prima con Iran e Francia. Il rientro di Buti e Birarelli al centro non basta. Berruto preferisce Parodi a Lanza, ma sono gli americani a dominare il gioco e l'Italia non trova risposte al servizio pungente dei recenti vincitori della World League. Nemmeno l'avvicendamento in regia, con il ritorno di Travica, da il giusto impulso al gioco azzurro, così anche il secondo set sfila via senza colpo ferire.
La reazione, d'orgoglio, arriva nel terzo, con l'Italia costretta a rinunciare anche a Zaytsev, bloccato sul 16-16 del secondo da un problema alla caviglia. Vettori prende il posto dello zar e l'urlo italiano prova a scuotere un'arena polacca poco coinvolta dalla crisi azzurra. La battuta tattica di Birarelli propone quesiti difficili agli Stati Uniti. Resta un lampo isolato, perché nel quarto parziale si chiude l'ennesima mesta rappresentazione dell'Italia.
USA - Italia 25-18, 25-20, 23-25, 25-17