Budapest, Torino, Eindhoven, Berlino. L'Italia torna sul podio continentale della piattaforma, dopo un amaro 2013, grazie alla ritrovata Noemi Batki. Una prova praticamente perfetta consente all'azzurra di conquistare l'argento alle spalle dell'inarrivabile britannica Barrow. Noemi accarezza a lungo la medaglia più pregiata, mantenedo per lunghi tratti un risicato distacco dalla testa della gara. La Barrow, con una grande verticale in avvio, allunga subito, ma vede la Batki recuperare punto su punto fino all'ultimo tuffo. Lì la campionessa italiana non è perfetta e i soli 61.60 punti raccolti, con un tuffo relativamente facile, chiudono i sogni d'oro.
Resta un argento meraviglioso che ripropone la Batki sui livelli di Londra 2012, quando restò in corsa a lungo per le medaglie olimpiche. Quattro tuffi oltre quota 70, con lo scoglio del terzo, quello della temuta verticale, sorvolato con somma maestria, aldilà di evidenti giudizi controversi. Due sei poco spiegabili da parte di giudici oggi non perfetti. Una Batki ben diversa da quella del mattino. Nona posizione a 275.70, punteggio toccato nel pomeriggio con un tuffo in meno.
Mancano rivali pericolose. Le russe si chiamamo presto fuori dalla contesa e l'ucraina Prokopchuk si riscatta solo nella parte finale, sorprendendo per il bronzo la regolare francese Marino.
Classifica finale:
1) Barrow 363.70
2) Batki 346.40
3) Prokopchuk 341.35
Trampolino 3 metri, sincronizzato maschile: quarta piazza per l'inedita coppia Benedetti - Tocci. Gli azzurri sfruttano un errore britannico nella penultima tornata e chiudono ai piedi del podio, sfondando quota 400 punti. Resta d'argento Hausding, oro alla coppia russa con punteggio record. Zakharov - Kuznetsov stampano 464.64. Germania distanziata di oltre 26 punti. Bronzo all'Ucraina di Kvasha.