Serviva un miracolo, forse qualcosa in più. L'Italia di Bonitta saluta il Gran Prix a un passo dalla fase finale in programma in Giappone. Decisiva la sconfitta nell'ultima partita del trittico in terra di Russia con la Turchia guidata da una vecchia conoscenza della pallavolo italiana, Massimo Barbolini. Tre set a uno, 25-23 25-19 20-25 25-23.
In attesa degli esami in programma domani per stabilire l'entità dell'infortunio di Ferretti e senza Arrighetti, bloccata da un problema muscolare, l'Ital-Volley si presenta con un sestetto giovane, ma entusiasta. La mancanza di continuità nelle scelte, nel gruppo, causa però inevitabili passaggi a vuoto in cui la Turchia non esita a inserirsi. Difficile scovare il giusto amalgama in una situazione di emergenza, soprattutto se insieme poco si è giocato.
Lo schiaffo in faccia nel secondo set ha le sembianze sofferenti di Moki De Gennaro. Consacratasi come uno dei migliori liberi a livello europeo, l'azzurra deve arrendersi all'ennesimo problema fisico. A smorzare la tensione il volto sorridente di Sara Bonifacio. Lei, e Chirichella, rappresentano il futuro del volley italiano. Ci prendiamo di forza il terzo set, quasi un'impetuosa reazione alla sorte. Ottimo l'apporto di Diouf, atleta potente, dall'arsenale non limitabile. La sensazione è che manchi, a lei, un passo in più. La svolta che porta un'ottima giocatrice a diventare campionessa. Uno step mentale, soprattutto.
Nel quarto l'Italia si aggrappa alla Turchia e resta a contatto, nonostante un passaggio a vuoto a metà set, ma il tie-break sfugge per dettagli. Oggi conta poco, al Mondiale, ormai alle porte, molto di più. Per allora due fuoriclasse andranno ad aggiungersi al gruppo Italia. Leo Lo Bianco e Carolina Costagrande rimpolpano un organico dilaniato da defezioni in serie. La prima aggiunge esperienza e carisma a Signorile e Malinov, la seconda rimpiazza Lucia Bosetti.