L'Italia scende dal trono della 10 km in acque aperte, ma regala emozioni e spettacolo nella prima giornata berlinese dedicata agli Europei di nuoto. Aurora Ponselè conquista, con merito, la medaglia di bronzo, in una gara splendida nell'ultimo chilometro. Nel bacino di Grunau, con una corrente non certo intensa, la bagarre si scatena sul rettilineo d'arrivo. Scende Rachele Bruni, fino a quel momento affiancata alla francese Muller, mentre la Ponselè, ripresa a metà gara, dopo l'iniziale fuga solitaria, ritrova vigore e combatte spalla a spalla per l'oro. L'accelerazione decisiva è dell'olandese Van Rouwendaal, l'argento d'esperienza alla Risztov. La campionessa di Piombino, Martina Grimaldi, perde efficacia con lo scorrere dei chilometri e chiude decima, mai in gara per le posizioni di vertice.
A rimescolare le carte è la più giovane di casa Italia. Dal tuffo Aurora Ponselè impone un ritmo forsennato. Le grandi della distanza sono obbligate a cambiare piano gara, forzando l'andatura per evitare di accumulare eccessivo distacco. Una fuoriclasse come la Maurer naufraga nell'inseguimento e alza bandiera bianca. Il divario, ai 2,5 km, raggiunge addirittura i 20". La rimonta è guidata da Grimaldi e Risztov, prima dell'arrivo della francese Muller che ricuce podo dopo metà gara.
Si forma un gruppetto di otto atlete, dieci con i successivi rientri. Ponselè non molla la presa e reagisce. Bruni, pimpante, alza i toni. Proprio Rachele lancia il primo allungo ai meno 2, ma si lascia sfilare quando la volata prende vigore. La Muller, sempre davanti nel tratto finale, subisce le accelerazioni altrui e nulla può contro la regale chiusura di Sharon Van Rouwendaal. La Risztov, coperta, sbuca per la seconda piazza. Ponselè, al tocco, è di bronzo. Rachele chiude sesta.