Diciannove medaglie in sette giorni di gare. L'Italia del nuoto paralimpico si dimostra grande anche nell'ultima giornata di Europei a Eindhoven, e la chiosa finale non poteva che metterla Federico Morlacchi.
É il ragazzo di Luino l'uomo copertina in chiave azzurra di questa kermesse continentale. Una tabella di marcia di straordinaria regolarità per lui: cinque gare, cinque ori. L'ultima gemma è arrivata oggi nei 100 farfalla categoria S9. Caparbio, Morlacchi, malgrado al stanchezza accumulata nelle precedenti gare. Che però non l'ha fermato, talmente tanta era la voglia di prendersi questa quinta medaglia e andare sul gradino più alto del podio a cantare l'Inno di Mameli. Nulla da fare tanto per il russo Alexander Skaliukh (argento) quanto per il croato Kristijan Vincetic, alla fine bronzo.
Quella di Morlacchi è stata la medaglia numero 19 conquistata in questi Europei dalla nazionale italiana: la diciottesima porta invece al griffe di Arianna Talamona, bronzo nella gara dei 100 rana categoria SB6. L'oro va alla fenomenale britannica Eleanor Simmonds, davanti all'ucraina Nina Kozlova. La spedizione degli azzurri si chiude quindi con 11 ori (5 a firma di Federico Morlacchi e 3 ciascuno griffate Cecilia Camellini e Arjola Trimi), 2 argenti (Giulia Ghiretti e Arianna Talamona) e 6 bronzi (Arianna Talamona, Efrem Morelli, Andrea Castagneto, staffetta 4x50 femminile). Un bottino che vale il quinto posto nel medagliere, dominato dall'Ucraina con 94 medaglie, davanti alla Russia (95 medaglie, ma un minor numero di ori) e alla Gran Bretagna. Ma soprattutto la consapevolezza che il movimento del nuoto paralimpico italiano può contare su Campioni e campionesse di assoluto rilievo.