Brividi, magia, emozione. Sventola a Budapest il vessillo azzurro. In una terra, quella magiara, che respira da sempre il profumo dolce della pallanuoto, in un paese che è la culla di questo sport, il Setterosa compie un'impresa e trova, ai rigori, l'accesso alla semifinale continentale. Continua l'avventura europea delle ragazze di Conti, esaltate dalla prontezza di Gorlero e dalla precisione al tiro di Bianconi, Emmolo, Motta e Frassinetti. Dai cinque metri noi non sbagliamo mai, loro due volte. Termina 11-9, sotto la pioggia che rende una giornata speciale, epica.
Dolce rivincita. Un anno fa, a Barcellona, nella piscina Picornell, la Grecia aveva sbarrato la strada all'Italia, anche allora decisivi i penalty. La beffa sembra rincorrere la squadra di Conti. L'Italia si vede raggiunta, sul 7-7, proprio allo scadere. La classe di Asimaki, uno dei più forti centroboa del Mondo, punisce la pur ottima difesa di Frassinetti. La sorte sembra aver scelto bandiera ellenica. Brilla invece il cuore azzurro, in una partita che l'Italia interpreta con coraggio, con una difesa a zona che spesso imbriglia la Grecia.
Siamo avanti, praticamente sempre. L'allungo a inizio terzo tempo, con Bianconi che punisce in superiorità numerica, dopo il capolavoro di Di Mario (palombella allo scadere del secondo parziale). Il ritorno della Grecia è prepotente. Due gol, in parità numerica, con il Setterosa disattento. Gariboldi restituisce il minimo vantaggio alle azzurre, ma Asimaki ha altre idee. Senza supplementari, ecco i cinque metri, quelli che separano la gloria dal ritorno a casa. Vinciamo noi, come a Eindhoven.
Ora l'Olanda, fin qui intoccabile. "Vorrei che ci liberassimo della tensione fin qui accumulata, giocando con disinvoltura contro l'Olanda", parola di CT.