Un pari sofferto a chiudere un girone positivo. Termina 9-9 Italia - Grecia, con gli azzurri che pagano dazio per un inizio caratterizzato da scarsa attenzione e scorie mal digerite. La vittoria sfumata col Montenegro condiziona i nostri, mentre la Grecia mostra una condizione in costante crescita. Entrambe le compagini approdano ai quarti di finale, con l'Italia, seconda, che attende di conoscere il nome della prossima avversaria. Sul piatto Serbia e Croazia, due delle potenze del Vecchio Continente. Probabile siano proprio i secondi ad affrontare fra due giorni il Settebello.
Il primo tempo è un'ondata che colpisce duramente al volto la squadra di Campagna. La zona della Grecia inibisce le azioni offensive azzurre e, in superiorità numerica, gli ellenici segnano a ripetizione contro la miglior difesa dell'Europeo. A tenere a contatto l'Italia una prelibatezza di Luongo e un gol allo scadere di Di Fulvio in precario equilibrio. La strigliata di Campagna sveglia la nostra Nazionale. Al rientro in acqua l'Italia segna tre volte con Giacoppo, Giorgetti (rigore) e Gallo. L'accelerazione di Di Fulvio vale il 6-4 con cui si arriva all'intervallo lungo.
La Grecia dimostra, nel momento più difficile, grande compattezza. Giorgetti timbra il 7-5, ma Afroudakis inventa una palombella regale che sorprende Tempesti, non perfetto poco dopo sul pareggio greco. L'Italia si affida a Figlioli, uomo guida di un gruppo rinnovato. Per due volte buca la retroguardia ellenica, ma Gounas trova il pari a meno di due minuti dal termine. Il finale non regala altre emozioni. Da mercoledì sfide a eliminazione diretta.