Non doveva essere nelle migliori condizioni, eppure Marlies Schild è tornata al successo, e che successo. Una prova di forza straordinaria, nel giorno in cui la dominatrice della disciplina, Mikaela Shiffrin, è stranamente in ombra. Per l'austriaca è la 34esima vittoria in carriera, eguagliato il record di vittorie in Slalom di Vreni Schneider.
Terza nella prima manche, alle spalle della sorella Bernadette, prima, e della svedese Hansdotter, seconda, esegue una seconda manche perfetta, senza sbavature e con l'acceleratore sempre pigiato, laddove le avversarie alzavano il piede. Su una neve rovinata, soprattutto nel finale, ha interpretato alla perfezione il tracciato, arrivando al traguardo con un vantaggio abissale, 1'43 sulla connazionale Zettel, che chiderà poi quarta.
E' un piacevolissimo ritorno alla vittoria per Marlies, appuntamento che mancava dal febbraio 2012, a Soldeu. Ed è la rinascita di una campionessa infinita, capace di rialzarsi dopo due infortuni serissimi; un talento cristallino, che illumina il circo bianco dal lontano 2004. Il salto generazionale con la Shiffrin, assoluta protagonista dello Slalom nelle ultime due stagioni, è abissale: 14 anni di differenza, ma una classe immensa che accumuna entrambe.
Oggi la giovane yankee non si è espressa sui suoi livelli abituali, terminando addirittura 12esima, e lontanissima dalla vetta. Settima e metà gara, ci si attendeva una seconda manche a fionda di Mikaela, che però non è riuscita a trovare il feeling giusto con la neve di Courchevel, ed il suo ritardo è inesorabilmente aumentato.
A completare la festa delle due sorelle austriache, è arrivata una prestazione complessiva fenomenale della squadra austriaca: 6 atlete nelle prime dieci, con la Zettel e la Kirchgasser ai piedi del podio, settima la Thalmann e decima la Baum. Lontanissima e deludente, Tina Maze, 17esima a più di tre secondi dalla Schild.
Non una grande prestazione per le azzurre, che comunque fanno registrare un leggero passo avanti rispetto alle prove precedenti. Tagliano il traguardo in tre, la prima è Sarah Pardeller, 20esima a 3'46, poco più indietro Manuela Moelgg, 22esima. Una nota di merito per lei, che scesa con un pettorale altissimo, il 63, si è qualificata come 30esima, nonostante una pista molto segnata. Ultima delle azzurre, Federica Brignone, che chiude 27esima, dopo il 22esimo posto della prima manche.