Una sorpresa, una bella sorpresa è andata in scena sabato allo Sporting Novara. Un risultato impensabile e fuori da ogni pronostico ha riportato il sorriso sui volti delle giocatrici dell'Igor Novara grazie all'esperienza del nuovo primo allenatore Luciano Pedullà. Le zanzare, infatti, si sono imposte con un netto 3 a 0 su una più confusionaria Foppapedretti Bergamo.

LA PARTITA - Prima del fischio d'inizio la curva del Baluardo Novara espone uno striscione "se il gioco si fa duro, è da giocare", è proprio con questo spirito che Rosso e compagne entreranno in partita. I sestetti che scendono in campo sono quelli già apprezzati in campionato: per la Foppa Smutna in palleggio, Diuf opposta, Blagojevic e Sylla schiacciatrici, Stufi e Folie centrali, Merlo libero; nelle file novaresi la diagonale Kim-Vanzurova, Rosso e Lombardo bande, Casillo e Milos al centro e Paris libero. 

La prima frazione inizia con grande equilibrio: Diuf inaugura il match con una diagonale ed un muro, Sylla la imita e la Foppa raggiunge il +2 (3-5). Novara ingrana la marcia e  mette la freccia  con quattro punti consecutivi di capitan Rosso (9-6). Lavarini riordina le idee alle sue e Sylla riporta la parità fra le due squadre (13-13). Gli scambi diventano più intensi e Bergamo inizia ad essere più fallosa. Sul finale un paio di errori di Lombardo e Vanzurova fanno riavvicinare le orobiche ma per merito di un grande salvataggio di Kim ed un muro di Milos si archivia il set 25-23.

Partenza fast per le zanzare nel secondo parziale: due muri di Rosso bloccano Diuf e Bergamo chiama un tempo anticipato (5-2). Blagojevic trascina le compagne  nonostante le difficoltà in prima linea delle due centrali (9-9). Lavarini prova a mescolare le carte inserendo Klisura e Melandri per Sylla e Folie ma Novara si invola con Vanzurova (17-12). Milos giganteggia a muro e due errori bergamaschi regalano il 25-16.

Melandri rimane dentro, la Foppa inizia a sbagliare meno e alcune imprecisioni novaresi costringono Pedullà a chiamare time-out (4-8). Casillo in grande spolvero inaugura una serie di muri che riportano in contatto le due formazioni. Sulla scia dell'entusiasmo Vanzurova sigla in sorpasso e solo una grande prova di Merlo riesce a tenere a galla la Foppa (18-17). Lavarini chiama due tempi a distanza di un punto per rompere la striscia positiva avversaria ma la solita Rosso con un ace annulla il digiuno novarese (25-22).

Un' ottima prova dell'Igor Novara. Davvero un'altra squadra rispetto alle scorse uscite di campionato. Il merito molto probabilmente è da attribuire a Luciano Pedullà, chiamato in causa dalla società per sostituire mister Colombo. Finalmente alle ragazze è tornato il sorriso e la serenità che tanto si è cercata ad inizio stagione. Alle novaresi si chiedeva di giocare con il cuore, con spirito di sacrifico e con consapevolezza. In poco meno di due giorni sono riuscite a ritrovarsi ed a capovolgere quel risultato della prima giornata di campionato. C'è ancora tanto da lavorare a livello tecnico ma sicuramente a livello mentale sono sulla strada giusta. Complimenti a tutta la squadra. In particolare è doveroso evidenziare la prova del capitano Valeria Rosso (nominata MVP Malizia) che con 25 punti a fine partita è stata la trascinatrice delle igorine.

Dall'altra parte della rete si è vista una Foppa molto fallosa e soprattutto imprecisa in ricezione. Nel secondo set infatti si è spesso vista la regista inginocchiarsi a terra per poter indirizzare il pallone alle attaccanti. Bergamo non è stata avvantaggiata da una Diuf un po' sottotono che spesso è stata arrestata da un buon piazzamento a muro avversario. Miglior realizzatrice bergamasca è Sylla che senza paura è stata l'unica a raggiungere la doppia cifra. Le difficoltà principali si sono viste nel cambio-palla e nei lungi scambi in cui troppe poche volte le orobiche si sono aggiudicate il punto. Sicuramente per il ritorno al PalaNorda le ragazze cercheranno di eliminare le difficoltà incontrate a Novara e di gestire la partita anziché inseguire le avversarie.

INTERVISTE POST-PARTITA:

Enrica Merlo: «Questa partita la definirei un po' il contrario di quella che si è giocata nella prima giornata di campionato a Bergamo. Devo fare i complimenti a Novara perché si è visto che in partita si sono divertite. A volte è proprio questa caratteristica che ci ha fatto vincere anche a noi. Per quanto riguarda la partita noi abbiamo subito molto le fasi prolungate del gioco e questo ci ha svantaggiato soprattutto in alcune fasi in cui recuperavamo lo svantaggio. Novara d'altro canto è partita forte dal servizio e ci ha messo in difficoltà, era bene posizionata a muro ed ha bloccato le nostre ripartenze.»

Stefano Lavarini: «All'inizio dell'incontro noi abbiamo mostrato grosse disattenzioni in quasi tutti i fronti, abbiamo faticato molto e soprattutto nel contrattacco abbiamo avuto percentuali basse. Quando stavamo tornando in partita Novara ha iniziato a piazzare la palla e noi siamo crollati in ricezione e nel cambio-palla. Il nostro problema principale è dovuto al nostro attacco. Novara, al contrario, è sempre stata più serena e lucida. Nella prima partita di campionato si può dire che abbiano giocato con il freno a mano tirato e poi hanno commesso troppi errori, oggi invece ha trovato una buona qualità ed hanno acquistato sicurezza. Noi anche quando eravamo attaccati al punteggio non abbiamo mai avuto questa serenità perché eravamo lì con la testa bassa. Come in una bilancia quando una squadra si esalta in un fondamentale dall'altra parte l'ago tenderà all'opposto in negativo. Il ritorno si giocherà a Bergamo e come ogni partita si comincia da uno 0 a 0.»

Luciano Pedullà: «Un esordio migliore non si poteva immaginare. Ciò che ha fatto la differenza è che le ragazze volevano mettersi alla prova e dimostrare che potevano vincere sul campo.  Sicuramente il fondamentale che ha caricato molto le ragazze è stata la difesa e dando maggiori sicurezze hanno mostrato un atteggiamento positivo anche negli altri. Questa partita è stata vinta dal cuore delle ragazze. Questo significa che a livello tecnico c'è ancora molto da lavorare e migliorare ma il potenziale non manca.»

Enrico Marchioni: «Tornare a vincere in casa e contro Bergamo è stata una bella soddisfazione. Per quanto riguarda la settimana è stata dura fare una decisione drastica come l'esonero di Colombo che ha dato molto soprattutto l'anno scorso per il resto siamo molto entusiasti per il ritorno di Luciano. Come ha detto proprio lui le ragazze in questa partita hanno messo molto cuore. A me piace pensare molto al film "Le Riserve" di Gene Hackman ed alla frase "per vincere ci vuole cuore, chilometri e chilometri di cuore". Le nostre ragazze non avevano molta convinzione nelle proprie capacità ed in questa partita hanno dimostrato che forse riserve non sono. Per quanto riguarda Maja (Tokarska, ndr) sta bene, già da oggi era a disposizione però siamo sereni per non averle affaticato la caviglia.»