Barcellona 2013: la Campbell vola nei 100 sl, 4x200 azzurra in finale
L'australiana Cate Campbell fa segnare il miglior crono, davanti a Missy Franklin, nei 100 sl. Lochte in scioltezza nei 200 delfino, mentre Gyurta deve fronteggiare la minaccia Koch nella rana. La 4x200 sl azzurra, con Federica Pellegrini, centra la finale.
L’impressione della staffetta, confermata dall’approccio alla gara individuale. Cate Campbell è la pretendente più accreditata al trono dei 100 sl. Lei e l’insaziabile Missy Franklin. Il consueto duello Australia-Stati Uniti. Il duopolio delle gare veloci. 53”24 in batteria per Cate. 53”36 per l’iridata della doppia distanza. Poco più in là osserva interessata Ranomi Kromowidjojo (54”12), brava a trascinare l’Olanda al bronzo, costretta alla performance perfetta per confermare quanto visto nella Londra olimpica. Convincente anche Britta Steffen. La teutonica ha timbrato il quarto crono in 53”93. Eliminata Erika Ferrajoli. 55”24 e ventiquattresimo tempo. Passeggia Ryan Lochte nei 200 dorso, pensando al da farsi, lungo una giornata ricca di impegni e insidie. Non solo la semifinale della suddetta distanza nel pomeriggio catalano, ma l’attesa sfida col magiaro Cseh nei 200 misti. Dopo la débâcle nei 200 sl, non sono ammessi altri passi falsi. 1’57”19 per l’atleta a stelle e strisce, con un arrivo in totale scioltezza, quasi cullato dalle acque del Palau Sant Jordi. Al tocco un centesimo meglio il britannico McNally. Miglior tempo assoluto per l’altro americano Clary (1’56”76). Turrini tredicesimo tempo, con 1'58"54. Campo aperto nei 200 rana femminili. Assente la Sony, stella indiscussa della distanza, con la Meilutyte iscritta ai 100 sl, ma non a questa gara, è la Lawrence a volare in 2’21”74. Possibili avversarie una tranquilla Efimova (2’23”13), che, come consuetudine, ha risalito la corrente nei secondi 100 metri, e la danese Pedersen (2’22”20). 200 rana che, a livello maschile, un protagonista assoluto lo hanno eccome. Il magiaro Gyurta. In batteria terzo tempo per lui (2’09”94), alle spalle di Willis (2’09”91) e dell’insidioso Koch (2’09”39), tedesco d’assalto. Per pochi centesimi eliminato il nostro Pizzini, Il suo 2’11”93 non basta per l’accesso in semifinale. L’unica soddisfazione per i colori azzurri arriva dalla 4x 200 femminile, in finale con l’ultimo crono utile. Nella seconda batteria, una Pellegrini non al top, dopo le fatiche della gara individuale, non riesce a rimontare Giappone e Francia e tocca in 7’57”41, quinta. Basta comunque per scendere in acqua nel pomeriggio. Davanti a tutti Cina, Australia e Stati Uniti.