Serena Williams spegne il sogno di Camila Giorgi, e vola in semifinale. L'azzurra vince il primo set sfoggiando talento e - finalmente - acume tattico, ma si deve arrendere nei due successivi ad una regina che si prende la scena risultando perfetta. Affronterà la Goerges

Camila cerca subito di mettere in mostra le due peculiarità, traendone il maggior profitto possibile. Solita prima spinta al massimo - ma anche seconda - e gioco di gambe rapido per non lasciare tempo e spazio all'avversaria. La Williams c'è, risponde ed offende, andando a palla break grazie ad un doppio fallo. Si salva con il binomio servizio-dritto, e lucchetta la battuta. Game lampo per Serena, risponde con lo stessa moneta l'azzurra, che riesce a portarsi sul 21. Quarto game che inizia con una risposta in anticipo della Giorgi che mette in difficoltà l'americana, brava però ad opporre resistenza ed a vincere il punto proponendo un'astrusa volèe bassa alla sua dirimpettaia. Vince il game a zero, e torna a fare la voce grossa in ribattuta, ma la Giorgi va come un treno, e si coccola il servizio chiudendo con una bastonata di rovescio all'incrocio delle righe. L'americana aveva concesso zero punti in battuta, nel 6° game cambia radicalmente la musica.

Spinge l'azzurra, le gioca centrale ed ai piedi, costringendola ad accorciare lo scambio o perdere timing e forza. Errore da circoletto rosso che la manda a palla break, accelerazione sulla riga e steccata per l'insperato break. 42 Giorgi. Sembra tutto un sogno, un fuoco di paglia; Camila torna ad incappare nel doppio fallo, e sotto 0-30 serve una debole seconda che Serena azzanna come un falco predatore. L'azzurra, però, si scuote, e pian piano risale, con la prima e con il dritto. Ai vantaggi ricama due punti pazzeschi per abnegazione, acume tattico, e proprietà dei colpi. Conferma il break, vola 52. Serena accorcia e fa 53, ma il 9° game non regala scossoni e ribaltamenti vari. La Giorgi accoglie l'errore di lunghezza dell'americana ed incamera il primo set. 

Williams non fa una grinza, imbraccia la racchetta, mette l'elmetto, e torna a far mulinare il braccio in battuta. Tiene agevolmente il servizio, ma di là c'è una Giorgi centrata mentalmente, e fisicamente in forma, che risponde pareggiando i conti a 30. In risposta è la solita volpe; riesce a salire 15-30, azzecca la risposta, ma sbaglia la cosa più facile: la chiusura con il dritto nei pressi della rete. E' lo sbaglio sul quale girano il game e, probabilmente, anche i connotati del set, che ruotano dalla parte di Serena. In risposta è una furia, gioca verticale, non risparmia le righe, e comanda il gioco; la Giorgi, leggermente stordita e spaesata, non riesce a contenerla, e subisce il break. Serena chiuda la porta, e non lascia scampo nei suoi turni di battuta; sul 53, piccolo scatto d'orgoglio di Giorgi, con la risposta vincente di dritto che la trasporta 40-30, ma la 23 volte campionessa Slam non fa sconti, e pareggia il conto dei set. 

Camila torna a macinare ace, la Williams fa vedere tutta la sua classe piazzando un drittone lungolinea che bacia la riga. Tiene il servizio l'azzurra, stessa cosa la sua avversaria, che non vuole saperne di temporeggiare, e piazza subito la zampata da prima della classe. Il break è addirittura a zero, l'americana rimanda tutto di là - da segnare un'accelerazione in contropiede da manuale, con pugnetto finale - e non cede di un millimetro. Conferma il break senza patemi, e da lì non c'è più partita sul servizio della regina; la Giorgi resta lì, non si piega nei propri turni di battuta, ma la campionessa apre il rubinetto della prima e sono dolori. Chiude 64 al terzo, è semifinale. 

(25) S. Williams b. C. Giorgi 36 63 64